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Edizione provinciale di Pordenone


L' EMPOLI vince il Memorial Franco Gallini, superando il Partizan

Giocata nel pomeriggio la finale del Torneo Internazionale riservato alla categoria Giovanissimi

L'Empoli battendo al Bottecchia in finale il Partizan per 2-1 si è aggiudicato il 16° Torneo Internazionale Memorial Franco Gallini. In questa edizione del 2014, in semifinale, i toscani si sono imposti sul Rapid Vienna, mentre l'altra finalista aveva superato l'Udinese ai calci di rigore.

Il Memorial Franco Gallini è un torneo di calcio giovanile riservato alla Categoria Giovanissimi (Under 15). Si svolge ogni anno in Provincia di Pordenone nel periodo pasquale dal 1999. Nei primi anni era denominato "Torneo Frigora", ma dal 2003 è stato dedicato alla memoria di Franco Gallini, grande dirigente sportivo, nonché fondatore dell'Associazione "Via di Natale" che si occupa di aiutare ed assistere i malati di cancro. Nelle prime edizioni a farla da padrone sono state le squadre italiane. Si sono infatti imposte nell'ordine Hellas Verona, Padova, Triestina e Udinese. Uno dei migliori vivai italiani, ovvero quello dell'Atalanta ha centrato una prestigiosa doppietta salendo sul gradino più alto del podio nel 2002 e nel 2003. Nelle ultime edizioni c'è stato un predominio delle squadre nazionali, alcune delle quali formano un team appositamente per partecipare. La scuola dell' Est ha dominato grazie ai successi di Romania e Ungheria. Lo scorso anno ha invece iscritto il proprio nome sull'albo d'oro la Nazionale Giapponese che ha piegato in un'accesa finale le giovani promesse della Juventus. Gli altissimi standard qualitativi raggiunti sono testimoniati dalle squadre che vi hanno partecipato nelle varie edizioni (tra le italiane basta citare i nomi di Inter, Juventus, Milan, Fiorentina, Roma, Udinese, Atalanta). All'edizione 2006 hanno preso parte tra le altre le nazionali under 15 di Giappone, Ungheria e Romania, e i team di Juventus, Fiorentina, Inter, Venezia, Triestina, Treviso, Spartak Mosca (Russia), Beadling Pittsburgh (Stati Uniti), Rapid Vienna (Austria), Nec Nijmegen (Olanda), Hit Gorica (Slovenia), Lagos (Nigeria), Winterthur (Svizzera), La Louviere (Belgio), Malmoe (Svezia), Honka (Finlandia), Flora Tallin (Estonia).

Nel vangelo troviamo almeno 25 racconti di guarigione di ammalati di varia natura. Oggi, in particolare è il tumore che incute paura per le difficoltà delle cure. Franco Gallini aveva capito ben presto che vivere il vangelo significa curare e confortare soprattutto gli ammalati di tumore. Da tempo l'ospedale di Aviano si era specializzato nella cura di questa malattia, ma Franco capiva che questo non bastava; bisognava offrire agli ammalati e ai loro familiari una casa dove potessero trovare accoglienza e aiuto: soprattutto chi veniva curato col metodo del “day hospital” e i parenti che venivano da lontano. Non si potevano poi dimenticare i malati terminali di cancro bisognosi di essere assistiti, accolti, ma soprattutto amati, affinché potessero vivere con dignità gli ultimi giorni. Nacque così la “Casa” che fu battezzata “Via di Natale” ancora prima di essere costruita.

Il cuore grande di Franco riusciva a creare entusiasmo e convinzioni, riusciva a leggere nel cuore delle persone e a far fiorire in loro la parte più bella, quella della generosità e dell'amore per chi è sofferente. Aveva anche il dono di trasformare la generosità altrui in muri, pavimenti, letti e organizzazione di servizi di solidarietà. Nel gennaio del 1978 nasce l'idea della lucciolata, quale manifestazione di solidarietà e di vicinanza agli ammalati di tumore. Si tratta di un cammino fatto di notte, con tante altre persone che recano in mano un lume. La notte è il buio, il dolore, il vuoto, la paura. Il lume è la speranza, la vita che vince la morte. Lungo il cammino, le persone diventano fratelli. In Friuli e nel Veneto sono centinaia le lucciolate che si ripetono ogni anno. Con le offerte raccolte in queste occasioni, la Casa Via di Natale diventa realtà e nel novembre del '95 può essere inaugurata. I suoi 46 piccoli appartamenti vengono messi a disposizione, gratis, per gli ammalati e i loro familiari. Franco Gallini non è più con noi, un male improvviso ce lo ha portato via nel 2002, in poche settimane, all'età di 65 anni. Lui ha sempre saputo restare nell'ombra; non è diventato famoso; ma ha lasciato nei suoi familiari e nei tanti volontari che lo circondavano l'eroica volontà di pensare agli altri, ai più sofferenti.

La Casa Via di Natale continua ad accogliere ammalati; le lucciolate si ripetono regolarmente. Franco Gallini ha capito cosa vuol dire: ''Ama il prossimo tuo come te stesso". Franco ha risposto prontamente alla chiamata del Signore che gli diceva: “Seguimi”.

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  Scritto da La Redazione il 21/04/2014
 

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