SANGIORGINA - sanzioni per pugno di padre ad avversario...
Il protettivo istinto paterno è costato caro ad un dirigente della Sangiorgina, che nei giorni scorsi ha patteggiato una sanzione di 4 mesi di inibizione (pena ridotta di un terzo rispetto alla richiesta di 6 mesi avanzata della Procura federale) per aver colpito con un pugno il giocatore di una squadra avversaria. Reo di aver a sua volta sferrato un pugno alla schiena del figlio a palla lontana. Il fatto, riguardante un calciatore minorenne all'epoca dell'accaduto, risale alla partita di Coppa Italia tra Sangiorgina e Pro Romans giocata il 2 ottobre 2013, nel corso della quale il dirigente locale era sceso dalla tribuna in cui si trovava raggiungendo negli spogliatoi il giocatore della squadra ospite dopo la sua espulsione colpendolo con un pugno e provocandogli la scheggiatura di un dente. La stessa società Sangiorgina ha patteggiato una sanzione di 400 euro (contro i 600 richiesti dalla Procura) a titolo oggettivo, il quanto il proprio dirigente era entrato nel recinto attraverso una porta che avrebbe dovuto essere chiusa. Non è valso, per alleggerire la posizione del club, che il responsabile del fatto possedesse le chiavi in virtù del proprio incarico dirigenziale. (cla.rin.)