Dai ammettiamolo, ci mancava il calcio, si, ci sono stati i mondiali, per l'Italia finiti con largo anticipo, poi un calcio mercato ricco di colpi di scena, e le amare situazioni di rinuncia ad iscriversi al campionato di società storiche come Azzanese e i diavoli rossi di San Daniele, ne parlano sottovoce i dirigenti e i tifosi con le lacrime agli occhi. Ma alla fine ci siamo, poche ore e il fischio d'inizio darà l'avvio alla stagione del calcio dilettantistico della regione, nuova formula non più categorie mischiate ma incontri tra pari serie, preludio e banco di prova per il campionato ormai alle porte,dopo un paio di gare ci si avventura in pronostici che per fortuna vengono regolarmente smentiti. Ogni anno alla fine del campionato presidenti e dirigenti promettono austerità sia negli acquisti sia nel rimborso spese ...... Ma poi, per questo attaccante un piccolo sforzo possiamo farlo , ci mancherebbe un difensore, sarebbe buono quello, costa un tantino ma ci farebbe comodo e così alla fine i poveri presidenti sono costretti ad allargare i cordoni della borsa. Fa colpo la situazione della nuova Triestina, ( dai ,siamo seri , non ridiamo delle disgrazie altrui), una città come Trieste che non riesce a trovare 19.000 eurini per iscriversi al campionato di serie "D" descrive perfettamente la drammatica situazione di un' intera città. Una squadra che sogna e sogna alla grande è invece il Pordenone , ai ramarri di Lovisa il nostro sentito " in bocca al lupo " per la loro avventura in Lega Pro. Ma ora basta discutere, vogliamo il calcio, il nostro calcio, quello dei nostri figli, quello dei nostri amici, insomma il calcio che amiamo che ci appassiona e ci diverte ancora.

Sandro Trevisan

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