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Edizione provinciale di Trieste


TRIESTINA - Maragliulo: aspettiamo la prima vittoria per i tifosi

Il giovane direttore sportivo parla del difficile inizio stagione alabardato e delle prospettive future

Dopo più di un mese dall’inizio di campionato in Serie D, l’Unione Triestina si trova in bassa classifica con soli due punti all’attivo, e come racconta il giovane direttore sportivo Michele Maragliulo la società partita in ritardo a metà Agosto, cerca di completare l’organico per risalire la classifica e trovare la prima vittoria per il morale da dedicare alla tifoseria alabardata. Il direttore sportivo poi fa il punto sul momento attuale e sul settore giovanile.

Per la squadra alabardata un inizio difficile di stagione .
La stagione è partita in modo travagliata, perchè siamo partiti in forte ritardo. Non c'è stato un discorso di programmazione vera e propria, siamo partiti dal primo giorno con l'acqua alla gola. Abbiamo avuto poco tempo per fare le giuste valutazioni, che di solito vengono fatte alla fine di luglio quando  c'è una sostanziale scrematura. Tutte le squadre a metà Agosto, grosso modo hanno trovato una quadratura e capiscono già su chi fare affidamento, questo è quello che ci è mancato a noi. Adesso siamo al momento di avere ben definita una rosa che pensiamo di portare avanti da qui fino al termine della stagione. Il problema principale è dovuto a questo ritardo, poi non siamo stati fortunati neanche come calendario, a parte il Mezzocorona che è una squadra alla nostra portata poi abbiamo incontrato tutti gruppi collaudati e costruiti nel tempo come la Sacilese, l'Arzignano ed il Belluno mentre con il Kras è mancata solo il gol della vittoria e con l'Altovicentino abbiamo giocato bene ma pagato alcune disattenzioni ed è uscita la qualità individuale di alcuni giocatori avversari che hanno militato anche in Lega Pro.

In queste ultime settimane ci sono stati nuovi arrivi
Con l'acquisto di Giorgino e gli altri pensiamo di aver portato tasselli che hanno portato un valore aggiunto all'Unione come Giannetti, Aquilani, lo stesso Kabangu che speriamo di vedere in campo già domenica, Clara e Milicevic. Abbiamo fatto queste valutazioni in corsa, anche se non è periodo di mercato, per migliorare l'organico, proprio per il tempo che non abbiamo avuto ad inizio stagione. Aquilani che non aveva molti minuti nelle gambe, e Giannetti che sulla sua fascia aveva un cliente scomodo per me hanno fatto bene. Siamo fiduciosi, ogni settimana facciamo un piccolo passo avanti sul piano della prestazione, ci manca la vittoria per la classifica e soprattutto per il morale. A volte è meglio giocare male e portare a casa i punti.

Domenica trasferta importante con il Giorgione 
E'una squadra come noi giovane, ma non è da prendere sottogamba, subisce poche reti ed in difesa è molto rocciosa e concede molto poco. Non ci sono partite scontate, il Mezzocorona insegna ha un gruppo molto giovane  con un età media 21 anni ma correva moltissimo. Quando si ha la necessità di fare punti, ogni gara è complicata noi andremo anche li a dare battaglia.

La società punta molto sul settore giovanile
Anche li abbiamo trovato delle difficoltà, con tanti ragazzi che fino all'ultimo non sapevano se restare o andare a provare nuove esperienze più sicure, purtroppo l'attività del settore giovanile dipendeva molto anche dai destini della prima squadra e del futuro societario. Abbiamo molto apprezzato perchè parecchi di loro, avevano tante proposte da formazioni del territorio sia per gli Allievi che i giovanissimi. Mentre per la Juniores conta il blasone, perchè la Triestina è la squadra che rappresenta la città ed hanno preferito aspettare un pò e provare a calarsi in questa nuova avventura assieme con la prospettiva di andare presto in prima squadra. Per le categorie Giovanissimi ed Allievi dobbiamo ringraziare i ragazzi e le famiglie per esser rimasti nella Triestina, ed abbiamo la necessità di mantenere le categorie regionali. Per queste due categorie abbiamo riscontrato delle carenze quantitative e qualitative e già a Dicembre cercheremo di risolvere proprio per restare nelle competizioni regionali. Per la Juniores l'obiettivo è di fare bene, di far crescere la squadra come collettivo e individualmente ma anche ottenere dei risultati ogni sabato. Dopo le prime gare positive,stiamo vivendo un momento di flessione dovuto anche a degli infortuni, squalifiche ed influenze che ha costretto il mister a cambiare la formazione all'ultimo minuto. Siamo fiduciosi, il gruppo è in crescita e con qualche correttivo puntiamo a toglierci delle soddisfazioni ed arrivare fra le prime cinque e fare i play Off.

Sei giovanissimo, ed hai iniziato a fare presto il direttore sportivo
Si, a 26 anni qualche tempo fa pensare di fare il direttore sportivo in una piazza importante come Trieste, era un utopia. E' una possibilità che mi ha dato il presidente Marco Pontrelli e la famiglia Di Piero, una stima ed una possibilità che mi riempie di orgoglio e che ringrazio. Ho iniziato a fare questo percorso qualche anno fa nel settore giovanile, e da un paio di anni mi muovo da solo in categorie inferiori ma arrivare a Trieste non era preventivato. Sono onorato e ce la metto tutta per fare bene.

Come valuti dopo due mesi la tifoseria alabardata ?
Trieste è una piazza vera, non è retorica quando si dice che è una piazza che non merita la serie D. I tifosi seguono in tutto per tutto la Triestina, dallo stadio ai blog, ci sono tanti fedelissimi che seguono la squadra con passione. Da parte nostra ci mettiamo il massimo impegno per ottenere i risultati, è dura lavorare durante la settimana e poi dare delusioni alla Domenica in primis dal mister che coordina tutto. Speriamo già da Domenica, di sfatare questo tabù che ci accompagna da inizio stagione e di regalare ai tifosi una soddisfazione, la prima gioia che se la meritano.

L’obiettivo della società alabardata è raggiungere la salvezza e dopo un avvio stentato cerca di risalire la china con l’innesto di nuovi giocatori in una rosa giovane con tanti ragazzi da far crescere e lanciare per il futuro con un vivaio a cui la nuova proprietà punta molto.

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  Scritto da Manuel De Santis il 17/10/2014
 

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