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Edizione provinciale di Udine


L'architetto del TREPPO GRANDE: Denis Del Pino - 2.CAT/B

In seconda categoria nel girone B c’è già una grande bagarre in alta classifica e tra chi di sicuro vorrà essere protagonista come in questi ultimi cinque anni, c’è Denis Del Pino. Numero uno del Treppo Grande, crede nella sua società e la vorrebbe vedere sempre tra le protagoniste.

DOMENICA AVETE OTTENUTO UN’ALTRA VITTORIA IMPORTANTE. SENSAZIONI PROVATE?
Si ci siamo presi tre punti importanti in una partita non facile. Ora dobbiamo continuare su questa strada, per dare continuità ai risultati e per dare seguito alle due vittorie di fila, e se riusciamo a fare filotto è ancora meglio.

DOPO UNA PARTENZA UN PO’ STENTATA ORA VI SIETE RIALZATI. OBIETTIVO STAGIONALE?
Noi non ci poniamo un vero e proprio obiettivo. Negli ultimi anni siamo sempre stati tra le prime cinque squadre. Abbiamo le potenzialità giuste anche quest’anno e quindi è d’obbligo essere tra le prime anche quest’anno.

C’E’ GIA’ GRANDE BAGARRE PER I PLAY OFF. POTETE ESSERE LA SORPRESA?
Bè il livello si è appiattito, ci sono tante squadre sullo stesso livello e scappare per le prime non sarà facile. Noi abbiamo tante potenzialità per stare al passo con le prime. L’unica nostra pecca è la mentalità, quella che ci è mancata all’inizio della stagione, è stato più un problema di testa che non di mezzi. Infatti in questi tipi di categoria ci vuole più determinazione.

COSA CI PUO’ DIRE DEL MISTER?
Il nostro mister Baiutti era già con noi tre anni fa quando lo abbiamo pescato dagli Amatori, dove allenava in precedenza. Non mi sono mai pentito su questa scelta ed ho sempre pensato sia quella giusta perché è giovane e lavora sempre con passione. Porta tanto entusiasmo e sono convinto che in futuro si parlerà molto di lui perché è un allenatore molto bravo e preparato.

ATTUALITA’: COME VEDE IL FUTURO DEL CALCIO REGIONALE?
Sinceramente? La vedo molto nera. Togliendo le difficoltà economiche, per le nostre realtà il difficile resta reperire volontari, gente che ti dà una mano al chiosco, nel seguire la squadra e che lo fa volontariamente. In questo tipo di calcio è questo che viene a mancare più di altro, fare le cose di spontanea volontà e soprattutto dovrebbero essere un calcio senza rimborsi.

Abbiamo sentito le parole del Presidente Del Pino e anche lui come tanti altri pensa che il livello del nostro calcio regionale sia molto calato. C’è la volontà di cambiare? Anche ci sarebbe, ma tutti devono viaggiare sulla stessa linea d’onda per poter far si che il nostro calcio, almeno qui in regione, torni a splendere e ad essere un punto di riferimento e di ispirazione per migliorare sempre di più e uscire al più presto da questa crisi ( intendo di valori, più che economica) che purtroppo ci ha invaso e da cui non si riesce ad uscire. Spero solo per ora.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 23/10/2014
 

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