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Edizione provinciale di Pordenone


Il Calcio regionale piange la scomparsa di Ervino Passalent

Giuliano Lestuzzi suo ds ai tempi dell' UNION 91 "Tutto il calcio avrebbe bisogno di gente così" - Il ricordo audio dell'amico Andrea Del Forno (Amatori Colloredo di Prato)

Dalla Carnia al mare. Il calcio dilettanti piange la scomparsa di un altro grande. Stamattina, al Policlinico di Udine, dove era ricoverato da tempo, ha cessato di vivere Ervino Passalent allenatore in carica alla Tilaventina (Seconda categoria). Nato nel 1955,  il centrocampista di Tomba di Mereto, era un’icona del mondo sportivo nostrano e non solo. Sempre pronto a dare una mano, mai una parola di troppo. Con il sorriso sulle labbra anche quando il male lo aveva colpito alle spalle 20 anni orsono. La sua forza di volontà, la voglia di vivere, di crescere i figli Patrick e Omar (quest’ultimo, calcando le orme del padre è il faro  del gioco del Flaibano) insieme alla moglie Graziella, avevano fatto passare in secondo piano quel cancro. In aprile il riacutizzarsi, ma ancora una volta Passalent ha detto presente. Allenava e giocava  a Colloredo di Prato negli amatori. E’stato premiato al termine della scorsa stagione come miglior mister degli Over 40 Uisp.  Sempre attivo, ha iniziato la stagione in corso con la Tilaventina dove c’era già stato, prima di approdare in altri lidi. Il presidente Alvario Luchin gli ha chiesto aiuto e in lui ha trovato una porta aperta.

Fino all'alba di stamattina quando, alle prime luci del giorno, il suo grande cuore ha smesso di battere lasciando attoniti i famigliari, gli alfieri in rosazzurro con il testa lo stesso Alvario Luchin, i dirigenti e i calciatori di ieri e di oggi. La notizia della sua morte ha fatto il giro dell’intero Friuli – Venezia Giulia in un battibaleno. Se Luchin non riesce a parlare e si chiude in un sommesso pianto, arriva aiuto Giuliano Lestuzzi, ex direttore dell’Union 91 che lo ha voluto dapprima negli Juniores e subito dopo nella squadra maggiore: “Il calcio, tutto il calcio, avrebbe bisogno di gente così”. 

Se n’è andato un grande uomo, un signore. Stavolta si è spezzato, dopo essere stato tante volte piegato. Di Ervino Passalent rimane però l’esempio di un uomo tutto d’un pezzo, capace di aggirare il destino senza far mai pesare agli altri il suo malessere interiore. Da Mereto di Tomba (dove ha cominciato sia l’abc del calcio) alla Paviese, dal Donatello, alla Risanese, dalla squadra di Colloredo di Prato (anche amatori) all’Ardita (nel campionato carnico), da Lauzacco e Percoto (Union 91) alle giovanili del Sedegliano fino ad arrivare alla Tilaventina in andata e ritorno. Qualche tappa sicuramente l’abbiamo persa, ma – quel “sempre ragazzo” dall’entusiasmo contagioso – saprà perdonarci. Tutti i suoi “figli” lo attendono dopodomani sabato 25 ottobre, nella parrocchiale di Tomba (Mereto), alle 15, per accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. Ciao mister!

Cristina Turchet 

 
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  Scritto da La Redazione il 24/10/2014
 

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