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Edizione provinciale di Pordenone


Un piccolo paese tra le grandi del calcio, BARBEANO- Giovanni Campardo

 Una mattina ti svegli e hai il presentimento che qualcosa sta per accadere. Fai le cose normali che si fa durante il giorno e poi ti arriva la chiamata, quasi inaspettata, che ti cambia tutto. Vieni a sapere che la tua squadra sarà ripescata nella categoria superiore. Da qui inizia la storia di un piccolo paese, di una piccola società che si trova all’improvviso catapultata nel mondo dei grandi. La parola al presidente del Barbeano, Giovanni Campardo.

L’ANNO SCORSO ERAVATE IN SECONDA CATEGORIA? COME E’ ANDATA?
Si è stata una stagione da incorniciare perché per quasi tutta la stagione siamo stati in testa al campionato. Poi solo nel finale abbiamo avuto una flessione che ci ha fatto perdere la vetta e siamo rimasti un po’ delusi dal quarto posto. Poi nei play off abbiamo perso contro il Vajont. 

QUANDO AVETE POI SAPUTO DEL RIPESCAGGIO? COME L’AVETE PRESA?
L’abbiamo saputo tardi, a fine giugno quando si chiudono le iscrizioni dei campionati e bisogna aspettare per vedere le squadre che non si iscrivono. Certamente non era una cosa preventivata perché siamo una società piccola e un paese piccolo e la categoria di sicuro non ci appartiene. Avranno scelto noi perché si vede non c’è n’erano altre migliori in giro si vede ( ride, ndr).

COME VI SIETE ORGANIZZATI DI CONSEGUENZA?
Ci siamo organizzati tra mille e grosse difficoltà. Abbiamo fatto le cose di fretta per permette un inizio tranquillo senza difficoltà. Poi abbiamo incontrato difficoltà anche nel fare il calciomercato, perché giocatori con cui avevamo trattato, dovevano giocare per il Barbeano ma visti i tempi lunghi per organizzarsi, hanno preferito accasarsi da altre parti. Purtroppo quando hai una situazione limitata succede sempre così.

NONOSTANTE TUTTO, VE LA STATE GIOCANDO. OBIETTIVO STAGIONALE?
Bé la classifica corta permette di guardare al futuro con fiducia. Purtroppo abbiamo iniziato un po’ così così per via dei tanti infortuni patiti e abbiamo ancora tre giocatori fermi dall’anno scorso per la rottura dei crociati che non hanno ancora recuperato e quindi non hanno ancora esordito quest’anno. In più il nostro attaccante forte non sta bene ed è infortunato anche lui. Si l’obiettivo senza dubbio è la salvezza, che per noi sarebbe come ottenere la promozione. Vedremo a novembre se riusciamo a trovare quei 2/3 giocatori di esperienza che magari non sono contenti nelle loro squadre e che hanno voglia di giocare per noi.

ATTUALITA’: VANTAGGI E/O SVANTAGGI DI UNA SQUADRA RIPESCATA.
Non è facile dare una risposta secca a questa domanda, perché comunque poi dipende dalla squadra che si ha. Sicuramente ci sono degli svantaggi. Vedendo la nostra realtà, noi siamo un piccolo paese con una piccola società che non può permettersi di spendere per i giocatori che a questi livelli vogliono i rimborsi spesa. Poi uno svantaggio è che quando giochi contro squadre più titolate entrano in campo le situazioni arbitrali. Non voglio piangermi addosso eh, non sono certamente situazioni che influiscono ma alla lunga pesano. Ma per esempio nonostante la sconfitta con il Codroipo, la ragazza che ha arbitrato è stata impeccabile.

Dunque Barbeano tutto unito per affrontare questo suo campionato di prima categoria da ripescato. Dalle parole del presidente si capisce le mille difficoltà che un ripescaggio comporta, ma con la grande passione e i sacrifici da parte di tutti a nome del calcio quello fatto di divertimento e passione si riesce a fare tutto. Anche a sfidare le grandi del campionato senza nessuna remora.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 29/10/2014
 

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