200 gol in A, 300 da professionista, 400 presenze nella massima serie. Queste le cifre che Toto' Di Natale ha raggiunto ieri pomeriggio. E' nella storia, sarà per sempre il più grande atleta all'Udinese, ed entrerà nella leggenda. Non ci sono parole per esprimere il nostro pensiero per Totò, grande giocatore e grande uomo. L'Udinese deve a lui gran parte dei successi. Per il resto archiviamo il pari con il Chievo e buona prova di Karnezis, Danilo e Domizzi ed ombre sulle prestazioni di  Guilherme, Fernandez e Widmer. Può succedere, ma non bisogna  "gestire l'1-0", e occorre più costruttività a centro campo e si sente la mancanza di un regista di peso. Ora due trasferte a Milano e, visto il derby, nulla ci è precluso. La nostra fede per l'Udinese rimane immutata. Ci ha fatto piacere la prima vittoria dell'Ol3 in Eccellenza contro la Manzanese. I ragazzi di Faedis  sono l'espressione più pura del calcio dilettantistico, e l'Ol3 è un esempio per tutti. Passione, correttezza e simpatia sono le doti di questi ragazzi e della società. Due parole sul Pordenone, sempre più giù. L'unica salvezza per i neroverdi è il ritorno al timone di Fabio Rossitto. Una vita in serie A, anni ai massimi livelli con l'Udinese, Azzurro in Nazionale A, Fabio certamente saprà risollevare i "ramarri" da questa avvilente posizione. Purchè abbia carta bianca, senza intromissioni di nessuno. Rossitto ha  l'esperienza, il talento e l'intelligenza per costruire un nuovo Pordenone. Buon lavoro , Fabio!

FORZA UDINESE, SEMPRE E COMUNQUE!

GUIDO BLASI