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Edizione provinciale di Pordenone


PROMO A - Un' occhio nel pordenonese...il FIUME VENETO/BANNIA

Neroverdi in crescita...nostra intervista al direttore generale Davide Sellan

La compagine neroverde che risale la classifica e dopo un avvio difficile ora sempre si sia rimessa in carreggiata è il Fiume Veneto. Partita con ambizioni di alta-media classifica, l’inizio non era stato dei migliori e quindi in questi casi urge una soluzione che molto spesso coincide con il divorzio dall’allenatore. Così è avvenuto e ora si ritrova appena sotto le grandi del campionato. Con il Direttore Generale Davide Sellan vediamo come sono cambiate le cose.

AVETE AVUTO UN INIZIO DIFFICILE CON LE DIMISSIONI DI ALLENATORE E Ds. COME SIETE ARRIVATI A QUESTA DECISIONE?

La squadra è stata costruita per arrivare alla soglia dei play off. M l’inizio non è stato dei più promettenti con alcune sconfitte in coppa e campionato. Quando succede così di solito a pagare  l’allenatore. Cambiando rotta, anche il Ds ha dato le dimissioni in quanto molto legato all’allenatore. Attualmente infine abbiamo ottenuto 4 vittorie di fila e il cambiamento dunque c’è stato con i risultati che aspettavamo. L’arrivo di Colman è stato un toccasana anche perché avendo già allenato qui, conosceva l’ambiente e per lui quindi è stato semplice.

ORA VI SIETE RIPRESI E SIETE RISALITI IN CLASSIFICA. COSA HA PORTATO IN PIU’ IL NUOVO MISTER?
No di nuovo non ha portato niente. Semplicemente ha cambiato quelle 4-5 situazioni chiave che hanno permesso alla squadra di trovare un proprio equilibrio. Con Cesco ( ex mister) c’era troppa carne al fuoco, i giocatori non erano riusciti ad assimilare le cose nuove anche perché lui è un professionista vero e preparato, forse anche troppo, per i giocatori che vengono ad allenarsi dopo 8 ore di lavoro, erano allenamenti un po’ pesanti e non erano pronti per questo tipo di lavoro, un sistema per noi non adeguato. Con il cambio per ora i risultati ci stanno dando ragione.

QUALI SONO I PUNTI DI FORZA DELLA VOSTRA SOCIETA’?
Sicuramente il settore giovanile perché le 17 squadre giovanili che abbiamo, dai piccoli amici ai juniores, sono un vanto per noi. Come il fatto di portare in ogni partita 5-6 giovani che scendono in campo. E’ un punto di forza perché far crescere un vivaio ha dei costi ma le soddisfazioni sono molteplici e noi veniamo ripagati da questo lavoro sul vivaio e per il futuro delle nostre società il settore giovane deve essere una priorità.

IN FUTURO, DOVE E COME VORREBBE VEDERE IL FIUME VENETO?
Secondo me una società come la nostra deve restare nell’orbita della promozione. L’Eccellenza ci sta un po’ troppo larga come la prima categoria un po’ stretta. Noi per logistica e costi, abbiamo delle strutture adatte a queste categorie. Qualcuno potrebbe anche pensare che possiamo ambire a qualcosa di più, ma noi siamo per l’economia dei piccoli passi, per noi una buona promozione ce la possiamo permettere. Per le situazioni economiche che ci sono non vorremmo andare in Eccellenza per poi fare la fine di alcune società e dover ripartire dalla terza categoria.

DOMENICA SFIDA IMPEGNATIVA CON LA CAPOLISTA. COME CI ARRIVATE?
Andremo sicuramente con quella che non abbiamo nulla da perdere. Purtroppo dobbiamo fare i conti con l’infermeria piena, con 3 pedine fondamentali per il nostro gioco out e che per domenica non recupereremo. Ma noi non andiamo li per fare semplicemente una passeggiata. Ce la giocheremo anche se attualmente loro hanno qualcosa in più di noi in fatto di mezzi.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 26/11/2014
 

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