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Edizione provinciale di Udine


LCFC - La voce agli amatori, REAL SELLA

Tutto il calcio deve fare sentire la propria voce. Deve mostrare la faccia pulita di questo sport, anche se di pulito sta rimanendo poco. Perfino nel campionato Amatori, si sta perdendo lo spirito che c’era solamente qualche anno fa e non parlo di decenni. Allora noi diamo ascolto a tutti coloro che vogliono parlare, anche Amatori dove si gioca con l’unico scopo di divertirsi ancora tra amici. Oggi con noi c’è Damiano Odorico, presidente del Real Sella, per la prima volta presente nel campionato LCFC di Eccellenza.

COME STATE AFFRONTANDO QUESTO CAMPIONATO DA NEOPROMOSSI?
Siamo partiti un po’ malino. Stiamo soprattutto pagando la categoria superiore e ci mostriamo un po’ inesperti. Infatti se tutte le partite fin qua disputate, terminavano nel primo tempo, noi avremmo raccolto molti più punti di quelli che abbiamo tutt’ora.

CI PUO’ RACCONTARE UN PO’ LA STORIA DI QUESTA SQUADRA?
Io e Bertoli ci siamo trovati per organizzare questa squadra e con altri gruppi di amici siamo partiti da Latisana per creare questa squadra. Poi nel 2010, il Rivignano 84 non ha più fatto la squadra e si sono aggregati a noi. All’inizio la squadra era nata per poter svolgere una sagra di paese. Poi all’inizio il primo anno siamo andati benino, ma poi già dalla stagione seguente abbiamo inanellato 3 promozioni consecutive, tra primi e secondi posti e ora ci troviamo qua in Eccellenza.

IN CHE CAMPO GIOCATE? LA GENTE VI SEGUE?
Attualmente da qui a 2 anni giochiamo nel campo del Varmo, perché all’inizio eravamo a Rivignano ma non c’era sempre la disponibilità dei campi, impegnati da il Rivignano in Eccellenza e tutte le giovanili più la loro squadra di amatori. Poi abbiamogiocato anche  a Torsa. Il pubblico lo abbiamo sempre avuto e anche adesso che siamo “ospiti” del Varmo comunque i nostri tifosi ci seguono e ogni tanto se il tempo lo concede ci seguono anche in trasferta.

COSA MI PUO’ DIRE A PROPOSITO DELL’ESONERO DEGLI ALLENATORI NEGLI AMATORI?
Su questa cosa non sono d’accordo. Per esempio l’allenatore che abbiamo tutt’ora lo conosco da anni, in quanto l’ho avuto anche come allenatore e c’è sempre stata una buona amicizia tra di noi. Si penso che ognuno abbia i propri pupilli in squadra ma se nessuno si lamenta, non mi sembra il caso di esonerarlo, anche perché a questi livelli non dovrebbero esistere queste cose. Anche perché se uno ti viene gratis e con passione non capisco il perché debba succedere. Non siamo grandi squadre, al massimo a fine campionato si dividono le strade, ma non di più.

COSA SI POTREBBE FARE PER RITROVARE IL VERO SPIRITO DA AMATORE?
Non saprei che soluzione dare. Forse mettere dei paletti sull’età. Purtroppo siamo diventati categorie dove bisogna avere solo risultati e non ci si va più per divertire, ma per vincere. Si, ci vuole un po’ di sana competitività, ma non troppa. Bisogna cambiare la mentalità a partire dai dirigenti. Questo è un mondo dove si deve andare per 4 ore tra partita e allenamenti dove si stacca la spina dal mondo per rilassarsi!

Ha ragione Damiano Odorico! Questo dev’essere un mondo dove si stacca la spina, dove ci si immerge per dimenticare la vita frenetica che si è costretti a vivere per stare al passo con i tempi. Se deve diventare tutto troppo competitivo allora tanto vale giocare nei regionali che è uguale! Ritorniamo a dare la vera importanza a questa categoria, quello spirito dove ci si diverte e basta.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 16/12/2014
 

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