PRO ROMANS - AZZURRA   0 - 1
Marcatore: st 3' Visintin

Pro Romans Medea: Liberale, Corsi (st 25' Benedetti), Furlan (pt 26' Visintin), Don, Gamberini, Bolzan, Jarc, Compaore, Biondo, Grion, Bosco (st 32' Ruggiero. All. Tonso.

Azzurra: Antonutti, Callari (st 21' Bigatton), Fantin, Giacomelli, Fruganti, Tunini, Del Ciello, Giglio A., Zajnuni, Mucci (st 43' Tabai T.), Visintin (st 30' Savarese). All. Soffientini.

Arbitro: Sokolic di Trieste.

Note: ammoniti Visintin (A), Mucci (A), Giglio (A), Savarese (A), Jarc (PRM), Visintin (PRM); angoli 6 a 3 per la pro Romans Medea.

Romans. E pensare che a Romans attendevano l'ultima della classe per ritrovare la vittoria, che in casa manca da più di quattro mesi, ed invece, peccando sicuramente  di presunzione, la squadra di casa, dopo aver fornito una prova davvero imbarazzante, ha regalato la prima vittoria esterna all'Azzurra Gorizia, che l'ha meritatamente ottenuta, dopo averla cercata molto più dei locali. Dal canto suo la Pro Romans Medea ha tentato timidamente di fare la partita ma è mancata completamente sul piano delle determinazione e ancor più sulla disposizione tattica, tentando inutilmente di modificare più volte l'assetto in campo senza mai trovare dei veri punti di riferimento, su cui far leva per produrre un gioco degno di tale nome. Una squadra caotica, quella locale, nonostante la caparbietà di alcuni suoi elementi, in cui è emersa soltanto improvvisazione ed approsimazione. Da cronaca, davvero scarna, che nel primo tempo ha regalato un'emozione soltanto al 15 quando Grion ha centrato il  palo interno calciando debolmente su mischia a pochi passi dalla porta degli ospiti ed un tiro da lontano di Biondo al 23' parato a terra con qualche difficoltà da Antonutti. Nella ripresa rete decisiva di Visintin, che appostato tutto solo dentro l'area della Pro Romans Medea non ha avuto difficoltà a spingere la palla in rete dopo averla ricevuta sugli sviluppi di  una bella discesa di Giglio sulla destra. Per il resto della gara la Pro Romans Medea ha cercato a testa bassa di raddrizzare il risultato, ma ha sempre cozzato disordinatamente contro il muro avversario mancando di un minimo di lucidità.

Edo Calligaris