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Edizione provinciale di Udine


1B - Il mister con la faccia da "Gangster"- Gabriele Zappamiglio

Quando fa il suo ingresso in campo lo riconosci subito. Baffetti in ordine, jeans e anfibi, giaccone della Buiese e il suo immancabile borsalino in testa che lo fa sembrare un “gangster” anni ’20. Avete capito di chi si tratta? Di Gabriele Zappamiglio che con Buja ha un rapporto speciale, di quelli che sai non si scioglierà mai. Ha un buon manipolo di giovani in squadra a cui insegna quello che gli riesce meglio, giocare a calcio. (Fotocopertina mister Zappamiglio rigraziamo Cristy Flash)

COSA E’ CAMBIATO IN VOI DOPO UN INIZIO UN PO’ STENTATO?
"Stiamo ancora cercando la condizione migliore e la squadra è ancora un po’ in difficoltà anche se i risultati stanno venendo. Abbiamo ancora un po’ di assenti importanti per la squadra e dobbiamo comunque cercare ancora di migliorare sotto l’aspetto del gioc".

 COME SONO I RAPPORTI CON LA DIRIGENZA? LAVORI PER IL FUTURO?
"Per il futuro vedo la Bujese, perché qua ho ottimi rapporti con tutta la dirigenza. Loro sono stati bravi ad aspettarmi dopo che avevo saltato le prime cinque partite di campionato dopo la malattia e di questo li devo solo che ringraziare. Con la società intendiamo lavorare cercando di far tornare i giovani di Buja che sono in prestito e continuare a lavorare sul settore giovanile per creare una squadra nostra senza mettere soldi in tasca.

HAI UN GRUPPO GIOVANE. COSA CERCHI DI INSEGNARE A TUTTI I TUOI ALLIEVI?
"Io sono un tecnico più che un preparatore e quindi mi piace di più curare l’ aspetto tecnico. Durante gli allenamenti, cerco di insegnare di più i movimenti del calcio, di dare un’ idea e identità di gioco. Poi preferisco farli correre sempre con il pallone e soprattutto voglio che vengano ad allenamento per divertirsi".

COME E’ CAMBIATO IL CALCIO IN TUTTI GLI ANNI DA QUANDO ALLENI?
"Una volta era più lento e si andava al 20%. Ora è tutto cambiato, è aumentata la velocità nel giocare e nel correre a un 40% se non di più. Io preferisco allenare la tecnica e il possesso palla mentre ora si lavora tanto sulla tattica"

IL FUTURO COSA TI RISERVA?
"Io penso di ritirarmi perché dopo tanti anni sono stufo. Gli anni vanno su e di questo calcio sono stufo e penso di lasciare tutto".

Molte persone, leggendo questa intervista, faranno gli scongiuri e spereranno che il giorno del ritiro sia ancora lontano, perché nel calcio attuale in regione, persone come lui ci devono ancora essere. Gente che allena facendo divertire le persone, perché il calcio in Friuli non deve essere un lavoro soprattutto a questi livelli.

Domenico Stoia

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  Scritto da Domenico Stoia il 26/01/2015
 

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