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Edizione provinciale di Udine


Non c'è tre senza quattro...Gaetano Di Rienzo e il suo POZZUOLO

Il momento felice del POZZUOLO raccontato dal mister a Marco Bernardis

Il Pozzuolo è riuscito ad andare oltre il proverbio che recita “non c’è due senza tre”, non si è fermato dopo il terzo risultato utile consecutivo (il successo ottenuto in casa del San Gottardo il 29 marzo) riuscendo a cogliere domenica scorsa ancora un risultato positivo, ovvero la vittoria tra le mura amiche contro la Blessanese. Sì, possiamo dire che il Pozzuolo sta attraversando un “magic moment” nel finale di stagione, grazie soprattutto alle cure di Gaetano Di Rienzo, che con il suo sapiente e attento lavoro è riuscito a “rigenerare” i biancoverdi, riuscendo a dar loro degli stimoli nonostante l’obiettivo minimo in Terza Categoria (play off) sia già sfumato da tempo.

Mister, quali problematiche ha incontrato il Pozzuolo nel corso della stagione?
"Gli infortuni ad inizio campionato di alcune pedine per noi importanti ci hanno precluso traguardi ambiziosi. Poi sono stati esonerati due allenatori. Io ho preso in mano il Pozzuolo da sei giornate, ho trovato i ragazzi pronti a livello tecnico-tattico (bravi i mister precedenti Carlo Bazzo e Carlo Vidi), c’era solo un problema mentale. Sono contento della risposta che ha dato la squadra nelle ultime partite e voglio ringraziare tutti i giocatori per aver accettato la mia tipologia di allenamento. Non mollano mai e ora c’è grande entusiasmo. Sono contento di essere riuscito a portare la mia indole da mediano (il mio ruolo da ex giocatore), la voglia di vincere".

Domenica affronterete la capolista Tre Stelle..
"E giocheremo la partita a viso aperto. Non abbiamo nulla da perdere. 15 anni fa ebbi la mia prima esperienza da allenatore coi “Pulcini” proprio del 3Stelle, sono amico del Presidente, dei dirigenti e del mister Geissa. Sono contentissimo del campionato che stanno disputando. Ma non faremo regali, il nostro obiettivo seppur piccolo è raggiungere il Moimacco a metà classifica e faremo di tutto per centralo".

Qual è il tuo modulo preferito?
"Io sono ossessionato dal calcio, dedico quattro ore al giorno allo studio della tattica e della tecnica. Prediligo il 3-5-2, perché credo che la squadra che vince sia quella che guadagna il centrocampo. Mi ispiro alle squadre tedesche. Ma essendo subentrato a stagione in corso, mi sono adattato alla squadra e sto utilizzando sia il 4-4-2 sia il 4-3-3.Sei alla prima esperienza alla guida di una prima squadra, avendo sempre allenato nei settori giovanili".

Qual è la principale differenza che hai riscontrato?
Allenare in prima squadra è più complicato. Nei “grandi” è più difficile correggere l’errore tecnico individuale.

Secondo te, il Pozzuolo il prossimo anno con questa squadra quali obiettivi ha la possibilità di centrare?
"Se arrivano altri due-tre buoni giocatori, il Pozzuolo ha le carte per raggiungere almeno i play off. Il progetto del Presidente Tion, che ci tengo a ringraziare per la fiducia che mi ha concesso, è ambizioso. Ovvero riportare il Pozzuolo, che altrimenti senza Tion  sarebbe fallito, ai fasti del passato. Al 30° anno di fondazione (mancano tre anni), l’obiettivo è di raggiungere almeno la Prima Categoria".

Grazie mister per l’intervista, vuoi aggiungere qualcosa?
"Sì, vorrei ringraziare anche Flavia Danelutti e l’AIAC di Tolmezzo per aver organizzato il corso di allenatore dilettanti. Ci hanno trattato benissimo, ringrazio loro per questa opportunità".

MARCO BERNARDIS

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  Scritto da La Redazione il 17/04/2015
 

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