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Edizione provinciale di Udine


Viola nel cuore, Stefano Comandi

Palazzolo – Porpetto, sfida finale per i play off. Dopo i 90’ regolamentari il risultato è di parità, 1-1. Si dovranno giocare ulteriori 30’ per decidere la squadra che sarà promossa in prima categoria. Dopo 120 interminabili minuti, il direttore di gara termina le ostilità con il triplice fischio e in casa Palazzolo ( vittoriosa per classifica avulsa) può cominciare la festa. Esultano presidente, dirigenti e giocatori… esulta lui, mister Stefano Comandi. Il giorno dopo la grande festa, risponde alle nostre domande.

UN COMMENTO SULLA GARA FORSE PIU’ IMPORTANTE DELLA STAGIONE.
Queste gare sono molto particolari, secche e quindi vanno interpretate sempre con difficoltà. Siamo stati bravi perché per essere una partita di fine stagione con il caldo non è mai ottimale riuscire a giocare, ma ce l’abbiamo fatta. Dopo il gol del pari loro, siamo andati ai supplementari e siamo stati bravi a non subire il contraccolpo e abbiamo controllato agevolmente fino alla fine. Vedendo tutto l’arco della gara, penso che sia un risultato meritato”.

UN GIUDIZIO SUL VOSTRO CAMPIONATO?
Tra l’anno scorso, che dopo un campionato di rincorsa, siamo riusciti a salvarci evitando i play out e quest’anno che ci siamo comportati da professionisti, c’è molta soddisfazione. Abbiamo lottato per il vertice fino alla fine, sempre lì ad incalzare l’Azzurra. Sono contento per i giovani che si sono integrati senza problemi e c’è solo da applaudirli perché hanno sposato a pieno le mie idee, anche se all’inizio c’è stato bisogno di assimilarle. Ma il gruppo è stato la nostra forza e si sono aiutati nel comprendere il mio modo di pensare calcio e si sono resi tutti disponibili”.

COSA VI E’ MANCATO PER IL PRIMO POSTO?
E’ stata tutta una concomitanza di eventi. Ci siamo ritrovati nelle ultime sfide con 5 diffidati e tutti poi squalificati nella stessa gara. Poi ci sono mancati alcuni giocatori come Corradini e Nonis che sono andati a fare la stagione a Lignano e abbiamo pagato un po’ le assenze, senza però togliere niente alle preziose riserve e non siamo riusciti ad approfittare del calo dell’Azzurra. Ma forse è meglio così, perché le emozioni di ieri sono valse la pena di viverle”.

ORA QUALI PROGETTI AVETE PER IL FUTURO CON LA SOCIETA’?
Sinceramente con la società devo ancora parlare. Voglio sedermi e parlare chiaro e vedere cosa mi dice la società. Io sono un tipo ambizioso e vorrei mi fosse allestita una squadra che possa far bene in prima. Non fa parte del mio carattere giocare per una salvezza tranquilla, non mi accontento”.

E IL TUO? COME LO VEDI E A COSA PUNTERESTI?
Io vorrei un futuro viola, qui a Palazzolo. Si, ho avuto alcuni contatti, ora però è un momento delicato. Voglio dare anima e corpo qui, c’è un gruppo eccezionale. Voglio migliorarmi sempre, ora vedrò il loro programma e poi dirò la mia. Ripeto, vorrei una squadra degna della categoria e quindi con diversi ritocchi. Fino al 30 giugno sono l’allenatore del Palazzolo, dal 1 luglio spero anche”.

 
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  Scritto da Domenico Stoia il 19/05/2015
 

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