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Edizione provinciale di Gorizia


Maurizio Ganz con la FIORENTINA CAMP a TARVISIO

Nella sua terra, Tarvisio, ha deciso di far svolgere il Fiorentina camp dal 21 giugno al 4 luglio per i ragazzi dagli 8 ai 16 anni. Questo per ricambiare sia l’amore che si porta dentro per questa regione, sia per far conoscere nuove realtà e nuovi metodi di lavoro ai ragazzi, facendoli soprattutto divertire. Ha lasciato questi luoghi a 13 anni, dopo esser stato contattato dalla Sampdoria e aver in seguito indossato, tra le altre, le maglie di Inter, Milan, Fiorentina vincendo anche scudetti. Giocava e segnava, meritandosi il detto “Segna sempre lu”. Signori e signore, Maurizio Ganz.

COM’E’ NATA LA TUA COLLABORAZIONE CON LA FIORENTINA?
“Bisogna partire un po’ indietro nel tempo per spiegare. Un mio ex compagno di squadra ai tempi della Pro Vercelli, ora allenatore delle giovanili della Fiorentina, mi ha prospettato l’occasione di allenare una squadra svizzera, l’Ascona ( Locarno, nel Ticino italiano) che collabora con la Fiorentina. Visto che ho un bel rapporto con la dirigenza, ho cominciato a collaborare con loro e deciso di fare questi campus in giro per l’Italia”.

QUALE OBIETTIVO/I VI PREVIGGETE CON QUESTO CAMPUS?
“La prima cosa che vogliamo portare è la qualità che spesso manca. In questo campus abbiamo 4 ex professionisti come allenatori e ci sarò anch’io a seguire i ragazzi e uno staff medico anche. Fare divertire i ragazzi soprattutto e poi non escludo che se c’è qualcuno di interessante, di segnalarlo. Vogliamo dare continuità a questo progetto e ho voluto fortemente farlo qui a Tarvisio, dove ho vissuto, sperando che diventi un punto di riferimento per la Carnia. Con la collaborazione di mio padre e di Segato, abbiamo avviato questo GS SPORT EVENTS, un bel progetto per i giovani. E volevo già ringraziare il Comune di Tarvisio che ci aiuta, l’hotel RAIBL che ospiterà i ragazzi che vengono da più lontano, tutti i 16 sponsor e la mia regione che mi ha dato tanto e io voglio contraccambiare l’affetto che ho sempre avuto”.

CHE RAPPORTI HAI CON LA TERRA FRIULANA, CARNICA IN PARTICOLARE?
“Qua sono nato, tra Tarvisio dove vive mio padre e i nonni e gli zii di Tolmezzo e Fusea dove ancora ho parenti. Ho bellissimi ricordi della Carnia e ogni volta che posso ci torno. Ho mosso i miei primi passi da calciatore qui e ho bei ricordi anche di un torneo scolastico della scuola che ho frequentato, San Francesco di Tolmezzo con il quale ho vinto un torneo dei giochi della gioventù nell’81. Ho un rapporto forte che mi lega a queste zone, per me Tarvisio è un punto di riferimento”.

DA RAGAZZO CHE RICORDI HAI DEL CAMPIONATO CARNICO?
“Mio papà ha giocato nel Real Imponzo e ha vinto anche un campionato con il Paluzza. Poi ha giocato e infine allenato la squadra del Weissenfells. Io ho giocato nel Tarvisio, riuscendo a diventare campione provinciale e fino ai 13 anni ho fatto le giovanili qui, prima di andare alla Sampdoria. Poi mi ricordo mio zio Claudio ( padre di Riccardo Moroldo, giocatore del Villa ndr), che giocava nella Virtus Tolmezzo e mi andavo ad allenare con lui”.

NEL TUO FUTURO COSA C’E’?
“Seguo spesso mio figlio, giocatore del Como. Allenare mi piace molto ed è la mia volontà. Dopo aver mosso i primi passi nella squadra Berretti del Varese, ora sono nell’ Ascona e per ora ho tanti progetti, voglio fissare degli obiettivi e raggiungerli”.

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  Scritto da Domenico Stoia il 21/05/2015
 

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