Sotto il diluvio si giocava all’Aser di Gemona la prima delle due semifinali di Coppa Carnia tra Il Castello chiamato a giocarsi tutto in casa per cercare di ribaltare il risultato e il Cavazzo che invece doveva solo pensare a non subire per conquistare la finale. Una gara tirata fino all’ultimo secondo e ben giocata da entrambe le squadre che non si sono risparmiate per niente.

Squadra di casa , che come ci si aspettava, parte in maniera arrembante e proprio nei primi minuti di gara, riesce a sbloccare il risultato con Madile. Da questo momento, i locali ci credono ancora di più e con Squecco trovano il clamoroso secondo gol prima della mezz’ora e terminando così il primo tempo in doppio vantaggio che vorrebbe dire finale.

Nella ripresa il Cavazzo entra in campo con uno spirito diverso e da subito fa la gara. Il momento decisivo risulta il cambio operato dal mister degli ospiti: fuori un difensore Canton e dentro il piccolo attaccante Burba, in grado di fare male in ogni istante. Proprio con l’ingresso di Burba, la gara cambia e il Cavazzo riesce a dimezzare lo svantaggio con il bomber Dionisio. Da quel momento la pressione del Cavazzo si fa sentire sempre più e quando siamo nei minuti conclusivi, è proprio Burba che scongiura i famigerati calci di rigore e con un suo gol regala la finale del 13 agosto, la seconda di fila per la squadra viola.

Il presidente del Cavazzo, Dario Zearo può tirare un sospiro di sollievo a fine gara: “Siamo andati sotto di due reti ma alla fine siamo riusciti a pareggiare ed è questo quello che più conta. Si sapeva che sarebbe stata una gara difficile e tirata e che loro avrebbero giocato fino alla morte. Siamo stati ingenui a prendere il gol dopo 5 minuti, ma nella ripresa siamo riusciti a pareggiare e ora affronteremo la nostra seconda finale di fila sperando di vincerla. Domani poi scopriremo quale outsider ci sfiderà”.

Nella foto IL CASTELLO Gemona
in posa poco prima del fischio d'inizio

Qui sotto, disponibili  le audio interviste al presidente Dario Zearo del Cavazzo e a mister Claudio Carnielutti IL CASTELLO.