Chiamarla impresa magari è eccessivo, certo è che il Nimis non poteva iniziare meglio la sua avventura nel girone B di Terza categoria: gli azzurri, infatti, sono stati gli unici a far saltare il fattore campo nel turno d'esordio. E poi che campo! Il fortino di un Chiavris capace di superare a vele spiegate il primo turno di coppa Regione.
Nimis sugli scudi, dunque, grazie al 3-2 conquistato in quel di Udine anche se il tecnico Marco Comelli (fotocopertina) getta acqua sul fuoco dell'entusiasmo: "Ero e resto cauto sulle nostre possibilità visto che, rispetto all'anno scorso, abbiamo perso alcune pedine di peso, l'ultima delle quali Covazzi, costretto a trasferirsi fuori regione per impegni di lavoro. Sono diversi i giovani in rosa e i nuovi da integrare, senza contare che dalla squadra mi aspetto miglioramenti importanti sul piano dell'attenzione e dei ritmi di gioco". Comelli è stato ben impressionato dal Chiavris: "E' una squadra giovane, vivace, ben organizzata, che fa male specie nelle ripartenze; non credo che saranno in tanti quelli che verranno a vincere sul loro campo".
Il Nimis è riuscito nel colpaccio partendo bene, sfiorando il 2-0, facendosi raggiungere nel primo tempo sull'1-1 a causa di un autogol. Nella ripresa, gli azzurri sono tornati alla carica passando di nuovo grazie alla premiata ditta Cipriano-Appi, salvo incorrere in un'altra dormita capitalizzata da Wekesa per poi rischiare di farsi superare dai locali, che hanno gettato al vento la più nitida delle occasioni, un calcio di rigore. Infine, all'82', ecco la perla che ha deciso la sfida, ossia il sinistro preciso e fiondato con cui il ventiseienne capitano Simone Comelli (nella foto qui sotto), già autore della prima rete, ha permesso al Nimis di imporsi 3-2. Un inizio così non poteva passare sotto silenzio anche se gli azzurri, adesso come adesso, preferiscono viaggiare a fari spenti. E il Chiavris? Bomber Castelluccio, evidentemente alla prese con qualche problema fisico, è entrato solo nel finale, dimostrando in quei pochi minuti le sue capacità: fosse stato in campo dall'inizio, per gli ospiti sarebbe stato tutto più complicato. L'errore dal dischetto resta il rammarico più grande per la compagine udinese, uscita battuta ma non ridimensionata dal turno d'esordio del torneo. 

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