La collina partorisce il topolino. Come spesso accade, alle grandi attese non sempre segue un concerto da applausi. Il sentito derby tra Riviera e Tarcentina, formazioni con missioni antitetiche termina, infatti - come si diceva una volta - a reti bianche. Grande ardore, elevato tasso di combattività, interventi talvolta scomposti (che il giovane arbitro Venir di Udine avrebbe potuto sedare con qualche giallo in più) ma, alla fine, di davvero sostanzioso, sul taccuino scorgiamo un legno e un’occasione per parte, più una rete annullata ai padroni di casa.

LA CRONACA - Nel primo tempo da segnalare una conclusione di Marchetti (parata da Biasinutto) e, al 29’, una traversa colpita da Piovesan con una palombella dai 25 metri: sulla ribattuta si avventa Johan Peres Sosa e corregge in rete ma l’arbitro sanziona l’offside. Il fratello Elvin sfiora invece l’autorete al 37’ mentre, in pieno recupero (corre il minuto 47) Dauda, nell’unico acuto di un pomeriggio deludente, tenta la forbice spettacolare e, per poco, non entra nella storia.

In avvio ripresa i canarini sembrano aquile: dopo soli 36 secondi, Marchetti timbra il palo. Al 3’, invece, Paparcura divora la fascia e centra: è fuori di un niente la “craniata” di Simone Spizzo. Busato cambia allora le carte, inserendo il giovane 1997 Matteo Fabbro (all’esordio assoluto) per Daouda, ma gli unici disturbi per Biasinutto arrivano dalla periferia, dove Verona e Marchetti armano inutilmente i loro piedini. Il Riviera, dal canto suo, si protegge con ordine, non rischia più nulla e, anzi, prova con Lostuzzo (fuori non di molto) il destro spacca - pareggio. Ma non è il caso, il gol si è preso un giorno di vacanza. Il Riviera mette comunque da parte un prezioso mattoncino salvezza: certo, però, bisognerà anche cominciare ad annaffiare l’orticello della reti realizzate. La Tarcentina frena ma, con il potenziale che si ritrova, è destinata a tornare subito protagonista.

LE INTERVISTE - “E’ stata la gara che ci aspettavamo – recita il mister del Riviera, Enrico Baiutti – loro hanno indubbiamente qualcosa in più, però credo che i miei abbiano fatto bene, chiudendo gli spazi e cercando le iniziative giuste per provare a colpire. Penso che il pareggio ci stia tutto: il nostro portiere ha effettuato due parate importanti, ma anche noi siamo stati intraprendenti.”

Resta quello zero nella casellina delle reti segnate.
“Certo, nessun gol in quattro partite non è una bella statistica. Se l’anno scorso la squadra aveva magari bisogno di cinque occasioni per segnare, ora ne servono almeno dieci…Il campionato è cambiato, non bastano le… spizzate di Spizzo, bisogna sbloccarsi.”

Magari sin dalla prossima domenica.
“La Tarcentina è di un altro livello. La Reanese, sarà invece, un’ avversaria alla nostra portata. Vedremo.” Una soluzione ci sarebbe: il tesseramento di Ivano Muzzolini storico bomber (e ora accompagnatore) del Rivera che, nel campionato 1999/2000 confezionò una “manita” all’interno del fragoroso 7 - 1  (festeggiato con cappellino celebrativo) ai danni della Tarcentina. “Il gol che manca è un problema – conferma Muzzolini – ma non chiedete a me di intervenire. Non gioco più neanche con gli amatori! ”

“Il pareggio è più che giusto, anche perché la Tarcentina non è mai entrata veramente in partita – sottolinea severamente ma anche serenamente il tecnico dei canarini Rino Busato – siamo stati davvero sotto tono. No, non è questa non la mia squadra. Siamo assieme dal 3 agosto: non abbiamo mai giocato cosi male, neanche in allenamento!”  

Nella ripresa ha provato a cambiare qualcosa.
“Ho tentato. Ma ad un certo punto, davanti, c’era praticamente soltanto Marchetti. Almeno, però abbiamo avuto la possibilità di far esordire Matteo Fabbro, classe 1997. Una delle poche note liete di questa partita.” 

Cambia qualcosa in relazione ai vostri traguardi?
“No, ci prendiamo il punto, la parte piena del bicchiere. Anche perché questi sono derby, gare particolari che ti può pure capitare di perdere a causa di un episodio…”

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