TERZA B - Il cantiere aperto di De Marco
Abbiamo sentito il tecnico sulla Castionese e sulla nuova categoria. La gara dai due volti con il vivace San Gottardo e un proseguo di stagione tutto da scrivere
Ha sempre lasciato il segno, Paolo De Marco: a Flumignano, al Cjarlinsmuzane, in quel di Rivolto... solo per ricordare i casi più rilevanti e quelle piazze aiutate a crescere da un tecnico preparato e puntiglioso. Ora lo ritroviamo all'inizio di una nuova avventura alla frontiera di un certo calcio particolare con i suoi pregi e i suoi limiti, ossia la Terza categoria. Dove De Marco proverà a portare programmazione, organizzazione, ordine tecnico-tattico, volontà, cuore e buon senso: a fine luglio è sbarcato per una serie di incroci del destino e casualità alla Castionese dell'amico ds, Paolo Billia, con l'obiettivo - tanto per cambiare - di costruire e pure di vincere.
Come va, mister?
"E' presto per dirlo, sto ancora prendendo le misure alla categoria e alla Castionese; ero curioso di vedere il livello della Terza e, per ora, mi sembra giusto sospendere il giudizio".
La Castionese ha avuto grattacapi in Coppa nel doppio confronto con la Majanese, e pure all'esordio in campionato, con il pareggio rimediato con il San Gottardo:
"Non dimentichiamoci che la squadra ha cambiato 7-8 elementi rispetto alla stagione precedente ed è, quindi e più che mai, un cantiere aperto; inoltre qualche assenza mi ha impedito di utilizzare giocatori preziosi anche in corso d'opera. Così si spiega quanto accaduto con il San Gottardo, dove per un'ora abbiamo controllato la partita, sfiorando il doppio vantaggio che poteva consentirci di mettere in cassaforte il successo. Nell'ultimo spicchio di gara, invece, siamo calati smarrendo compattezza e distanze tra i reparti, e abbiamo rischiato anche di perderla la partita, perché gli udinesi possono contare su giocatori resistenti e veloci che ci hanno creato parecchie difficoltà".
De Marco attende ulteriori esami prima di sbilanciarsi:
"A cominciare dalla gara con quell' Assosangiorgina reduce dalla vittoria sulla Majanese. Confido, comunque, di aiutare la Castionese a risalire dove merita e aspira: questa è una realtà viva, con dirigenti appassionati e un paese che segue la sua squadra con affetto e attenzione. Di più non si può dire: dovremo diventare una squadra vera e solida attraverso il lavoro; stiamo continuando a svolgere tre sedute alla settimana e i giocatori si stanno impegnando nel modo giusto".
Giocatori come Michele Fabbro, attaccante subito a segno, o Mauro Sguazzin, spianato da trequartista, o il portierone Alex Soardo, che ha evitato che il San Gottardo la spuntasse... De Marco, la Castionese, la Terza categoria: ci sarà di che parlare
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