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Edizione provinciale di Pordenone


LETTERA APERTA a Francesco Baù. Per il bene della Sacilese

Signor Francesco Baù da Pinerolo, scusi la franchezza quasi maleducata e se veniamo subito al sodo. Con questa lettera Friuligol le chiede, umilmente e in maniera accorata, di compiere un grande, ammirevole gesto: lasciare la Sacilese. Di più: offrirla con generosità a chi questa meravigliosa società ha mantenuto in alto e fatto prosperare nel decennio del dopo Cauz. Sì, perché sono proprio dieci anni che il Presidentissimo ha lasciato questo mondo e la sua creatura biancorossa. Chissà, da lassù cosa starà pensando, nell'assistere alle attuali tribolazioni, il grande Angelino?
Scusa la parentesi, Baù. Le dicevamo che sarebbe auspicabile che la sua strada e quella del club liventino si separassero: il nostro naturalmente è solo un parere, del quale può fare quello che vuole: anche sotterrarlo con una pernacchia. E' un suo diritto, ci mancherebbe. Se ci permettiamo di sottoporre tale richiesta alla sua attenzione, è perché vogliamo bene alla Sacilese e siamo consapevoli che quella realtà custodisce un pezzetto significativo e glorioso di storia calcistica della nostra regione. In verità, siamo affezionati a ogni club che ha messo radici in questo angoletto così speciale d'Italia, non importa se milita in serie D o in Terza o tra gli Amatori o è società pura. Però, diamine, la Sacilese è la Sacilese. E, allora, con franchezza quasi brutale le diciamo che non ci convince quello che sta succedendo in riva al Livenza, né i progetti che Lei intenderebbe portare avanti. L'accademy, ad esempio: parolina di moda, dietro e dentro la quale può esserci tutto e il suo contrario. Il settore giovanile della Sacilese non ha bisogno di formule magiche o di etichette, da anni e anni semplicemente fa crescere ragazzi, con serietà e competenza. Non prendiamo neppure in considerazione altre idee, né vogliamo dilungarci su altri aspetti, trascorsi e quant'altro di cui siamo venuti a conoscenza in queste settimane. Semplicemente, è il momento di pensare esclusivamente al bene della Sacilese. E, guardi, Baù, che non sono le sconfitte sul campo o la classifica quello che ci interessa e preoccupa: una retrocessione non è mai la fine del mondo, ma un normale esito di un'annata agonistica. Altro temiamo. E, crediamo, lo tema anche la Sacile che vuol bene alla maglia biancorossa.
Come se ne esce? Perché è vero quel che Lei sostiene: ossia che nessun altro si è fatto avanti con Gianpaolo Presotto, se non la famosa cordata croata con la quale questa estate la trattativa finì in un nulla di fatto. Epperò, da allora diverse cose sono cambiate e nuove consapevolezze sono emerse. Riteniamo che l'ex presidente, un grande presidente prima di tutto sotto il profilo umano - Presotto, appunto - potrebbe compiere l'ennesimo sacrificio e un ulteriore atto d'amore nei confronti della società liventina. Quindi, ecco in sostanza il nostro auspicio: che lei, Francesco Baù, compia un generoso passo indietro e ritorni la Sacilese a Gianpaolo Presotto; e, per giunta, lo faccia senza chiedere un corrispettivo, come del resto non fecero i precedenti proprietari del club nei suoi confronti. Della serie, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto.

E la stagione in corso, così impegnativa specie a livello di prima squadra? Noi ci accontenteremmo del piccolo cabotaggio, anche di una retrocessione onorevole: i mesi a venire si potrebbero fattivamente usare per provare a costruire nuove basi societarie trovando nel territorio una soluzione possibilmente duratura e stabile e, meglio ancora, coinvolgendo i sacilesi, i tifosi.
Lei, Francesco Baù, magari risponderà con un "ma voi siete matti". Magari matti un po' lo siamo davvero. O magari, tutto considerato, troverà che la soluzione indicata qua sopra è la migliore per tutti.

Cordialmente, Friuligol (Sacile, ottobre 2015).

 

 
IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

In attesa dell'applicazione ITALIAGOL - FRIULIGOL è disponibile il nostro servizio dedicato all'inserimento del risultato finale e dei propri marcatori.Istruzioni su come interagire con la nostra redazione


 

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  Scritto da La Redazione il 23/11/2015
 

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