Se in Eccellenza il portierone non hai... sono guai. Canticchiava così un mister di lunga militanza, sottolineando il peso specifico - del resto arcinoto - di chi si piazza lì, tra i pali, rappresentando l'ultimo baluardo prima della resa, prima di incassare il gol.
Il Torviscosa il portierone ce l'ha, ed è da sei stagioni in qua sempre lo stesso: Nikolas Buso. Un Buso che, di anno in anno, compie progressi e non smette mai di affinare la tecnica, di curare i dettagli, di inseguire una completezza a tutto tondo. "Suvvia, non mi sento un fenomeno, però ritengo in tutta modestia di non avere grossi punti deboli. E di cavarmela bene, in particolare, con i piedi. Faccio del mio meglio per aiutare la squadra, una squadra e una società a cui sono legato in maniera speciale. Prendiamo pochi gol? Beh, sono protetto bene da centrocampisti e difensori".
Nikolas con i biancazzurri ha vinto parecchio (un campionato di Eccellenza, un campionato in Promozione e una coppa Italia), e ha provato pure qualche delusione bruciante: "Ancora non mi è andata giù la retrocessione dalla D, perchè secondo me eravamo attrezzati in maniera adeguata per strappare la salvezza e francamente fino a fine stagione rimasi convinto che in un modo o nell'altro avremmo portato a casa la pellaccia. Mi sbagliavo, la D è una categoria micidiale, che non perdona".
Nikolas e il Torviscosa: "Mi sento ormai uno di casa, si è creato un bell'ambiente, la società è sana, seria, di questi tempi imbattersi in realtà del genere diventa sempre più raro".
Nikolas e l'Eccellenza: "Il nostro obiettivo iniziale era e resta quello di mettere al sicuro il prima possibile la permanenza nella categoria. Ma non nascondiamo di essere convinti di poter restare in alto e di potercela giocare alla pari con chiunque".
Nikolas e la flessione di risultati che ha coinvolto i biancazzurri: "Abbiamo semplicemente accusato il peso di infortuni e assenze varie. Faccio un nome, così ci capiamo: Andrea Grop, alle prese con una polmonite che l'ha costretto a stare fuori un mese. Per fortuna, Andrea ha ricominciato ad allenarsi proprio in questi giorni. Credo che se non ci fossero stati contrattempi del genere qualche punto in più lo avremmo. E, comunque, abbiamo dimostrato di essere in ripresa battendo il Rivignano; qualche segnale lo avevamo però già fornito sul campo del Kras, in un match perso ma dopo aver dominato il primo tempo".
Nikolas e la prossima sfida in quel di Corno di Rosazzo: "Ho massimo rispetto della Virtus e so per esperienza che sul loro terreno è difficile portare fuori un risultato positivo e, ancora di più, l'intero bottino. Affronteremo una formazione giovane e talentuosa, vivace e imprevedibile. Proveremo a far leva sulla nostra maggiore esperienza e sulla capacità di ridurre al massimo i regali, gli errori. Sicuramente anche la prossima non sarà una partita facile o scontata".
Nikolas e Nicola Carpin: "Il nostro mister è un grande; l'unico difetto che gli ho trovato è di essere troppo buono. Abbiamo giocato insieme ed è un piacere vederlo all'opera durante le partitelle. Il mister è ancora forte, affrontarlo da avversario non deve essere stato semplice: chissà quanti portieri avrà fatto piangere nella sua carriera...".

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

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