GIOV. SPERIM. - Il Trieste Calcio raddoppia. Riscatto Romans

Il Trieste Calcio, unica società a esserci riuscita tra coloro che hanno messo a punto due squadre, si ritrova a fare il girone A con entrambe le sue compagini nei Giovanissimi Sperimentali. Una doppietta che non era attesa, ma che ovviamente è ben accetta in casa biancorossa. L'allenatore dei B, lo scafato uomo di campo Claudio Ribarich, indica: "Noi B siamo più piccoli, essendo 2003, e paghiamo la minor fisicità, ma a livello di gioco stiamo facendo bene. Purtroppo sono due domeniche, che paghiamo interamente le ingenuità in difesa. Nell'ultima gara ne abbiamo presi quattro così nel primo tempo. Il Fontanafredda B ci ha battuti alla fine 5-0, ma non c'era tutto questo divario tecnico. Agonisticamente c'era sì differenza, ma loro sono stati trascinati da un paio di elementi più esperti. In ogni caso questa è tutta esperienza da mettere nel bagaglio. I nostri A, invece, sono superiori e possono sicuramente lottare per vincere il girone anche se hanno perso contro il Cjarlins Muzane. Si è trattato di un episodio". Gli A di Elvio Di Donato sono reduci dal successo sul San Luigi B e Attilio Cristiano Rossi, mister di quest'ultima formazione e padre del giovane "pro" Alessio, rende merito agli ultimi avversari. "Abbiamo perso 4-3 e questo può far pensare a un incontro combattuto. In realtà il Trieste Calcio ci è stato nettamente superiore. Per noi ci vuole ancora un po' di tempo perchè al momento paghiamo ancora la differenza di età al di là delle assenze". Nel gruppo B il Domio di Andrea Tremul appare in crescita e sta facendo vedere dei miglioramenti nel gioco, mentre nel C il trainer del Montebello Don Bosco, Maurizio Ricciardi, spiega: "In estate abbiamo proposto ai genitori la nostra voglia di fare gli sperimentali e non i provinciali con questo gruppo per farlo maturare in un campionato regionale e non provinciale. Poi, nella prossima stagione, andremo a cercare il successo nel torneo provinciale se non avremo delle perdite nella rosa". In casa della Pro Romans/Medea parla il dirigente Federico Gianvon: "In questa seconda parte si incomincia a essere un gruppo e questo poi si vede durante le partite. Speriamo di continuare così...". E tra le fila del Pieris il dirigente Michele Deat: "Purtroppo raccogliamo sempre poco. Giochiamo, creiamo, ma non siamo concreti. E poi siamo sempre corti per una serie di assenze. Già poco prima del via dell'annata alcuni giocatori ci avevano lasciati e pertanto nonm abbiamo una rosa ampia. Per fortuna ci sono gli Esordienti, il cui campionato - quando in corso - è giocato al sabato". Nel concentramento D il direttore tecnico Giorgio Migliore inquadra la situazione dell'Aquileia: "Il girone è più delineato in questa seconda fase. Noi stiamo facendo il nostro e puntiamo a preparare i 2002 per il prossimo anno per gli Allievi regionali, che però stanno incontrando effettivamente delle difficoltà. Dobbiamo concentrarci sulla loro salvezza". E nella poule E il coach del San Giovanni, Vincenzo Sio, è sempre pieno di entusiasmo: "I miei provano sempre a giocare e spesso ci riescono. Lo scopo di questa categoria è questo e non quello di fare risultato. Sono soddisfatto dei miei, che mi hanno dimostrato di saper costruire la manovra. Spesso ci mangiamo dei gol, ma fa niente. Importante è appunto giocare. Talvolta ci scontriamo con la fisicità degli altri". Missione gioco anche per il conducator del Sant'Andrea San Vito, l'ex portiere di serie A Massimiliano Samsa: "Si lavora per insegnare calcio ai ragazzi e vedo delle belle cose, che mi soddisfano".

Massimo LAUDANI

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