Danilo Grossi respinge le accuse ai suoi, aprendo l'ombrello presidenziale, ma il Flambro non ci sta, e riparte all'assalto del Cussignacco. Botta e risposta, come da copione, specie quando le versioni sono diverse, opposte. E' il ds dei viola, Edi De Magistra, a chiedere lo spazio per replicare al patron degli udinesi e lo fa con argomenti meritevoli di considerazione. Eccoli: "Punto primo; il naso a Michele Iussa è stato rotto magari con una gomitata, ma mentre il pallone era lontano dal nostro difensore e dall'attaccante di casa che ha compiuto quell'azione. Tutti guardavano dall'altra parte del campo, lo stesso arbitro nulla ha segnalato per questo motivo. Iussa ha riportato una doppia frattura nasale, con trenta giorni di prognosi. Ed è rimasto in campo stoicamente per uno spezzone di ripresa, perché non avevamo altri difensori di ruolo con cui sostituirlo. Poi ha dovuto arrendersi al dolore. L'atteggiamento di quelli del Cussignacco, fin dall'inizio, è stato sopra le righe, sputi compresi; perché? Forse la sconfitta rimediata all'andata, subendo gol da Motta al 90', non era stata digerita. Sia come sia, quello che loro hanno attuato non è calcio. Aggiungo qualche altro fatterello: l'arbitro durante l'intervallo è stata lì lì per chiamare i carabinieri. A fine gara, il loro guardalinee ha gettato via la bandierina, dicendo ad alta voce che si sarebbe dimesso e chiedendoci scusa per certi comportamenti. Infine, sottolineo che il Flambro in 19 turni ha rimediato appena tre espulsioni, tutte per somma di ammonizione, a riprova di come ci comportiamo. Da parte mia, chiudo sottolineando che il Cussignacco è una buona squadra, ma che contro di noi ha usato le maniere forti. Il Flambro ha già dimenticato il Cussignacco e pensa a preparare le prossime partite al meglio, sperando di poter giocare a calcio". 

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

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