Pari 1-1 a Maniago per gli Allievi sperimentali "nuovo corso" del Domio. Il tecnico Manuele Bergamasco è tornato a vestire i colori biancoverdi dopo le dimissioni di Sandro Stanchich. Il "neo" allenatore afferma: "Un rientro inaspettato per me. Avevo dovuto lasciare la panchina all'inizio dell'anno perchè avevo problemi personali e purtroppo non potevo prendermi carico di un impegno sia con i ragazzi sia con una società di importanza come questa. Non ho risolto la mia situazione, ma la voglia era troppa e stare senza il rettangolo verde per me è come andare in astinenza per un drogato. Così a inizio dicembre Maurizio Costantini, responsabile del settore giovanile del Domio la mia seconda casa, mi chiamò e mi chiese dapprima una consulenza sui ragazzi e poi, cominciando a marcarmi come faceva sui campi di calcio. E lì ho ceduto al lato bello del calcio. Ho cominciato a seguirli e a capire cosa non andava. Inizialmente c'era il rapporto tra il vecchio mister e il gruppo mai nato per degli errori da entrambe le parti. A completare il tutto c'erano degli allenamenti sottotono, senza ritmo e con molte - troppe disattenzioni di comportamento da ambedue i lati. E parlando con lo stesso Costantini e il vice presidente Salvatore Fichera abbiamo deciso di dare un cambio di rotta alla squadra, altrimenti rischiavamo di perdere il gruppo per sempre".
Manuele, su quali aspetti sta lavorando di più?
"Sono subentrato dal giorno 3 febbraio e abbiamo fatto due allenamenti impostati tutto sul ritmo e sulla difesa per cercare di registrare quello che non andava (parecchio). Ho lavorato molto sulla convinzione dei mezzi sia mentali che tecnici dei ragazzi, parlando con loro durante gli allenamenti, spiegando e rispiegando le cose e non lasciandoli mai sotto-ritmo. Domenica, alla prima, abbiamo cambiato modo di giocare, cercando le ripartenze e sfruttando le nostre caratteristiche. Abbiamo giocato un'ottima partita su un campo dove anche un carrarmato avrebbe avuto difficoltà a stare in piedi con venti centimetri di fango dopo 10 minuti. Pareggio giusto anche se il rigore contro non c'era, ma il Maniago aveva avuto delle chiare occasioni nel secondo tempo per cui il 1 a 1 è un ottimo pareggio per tutti."
Come ha trovato la squadra?
"L'ho trovata sfiduciata, molla e con scarsissima autostima; tatticamente c'e tanto da lavorare su tutti i fronti...tattico, fisico e menatale. Ma dobbiamo correre - e molto - per recuperare i cinque mesi persi da settembre a gennaio."
Quali sono gli obiettivi suoi e della dirigenza?
"La società non mi ha chiesto vittorie o punti, ma mi ha chiesto un piccolo miracolo per non perdere i ragazzi. E che non si stanchino del gioco più bello del mondo, che tornino a essere gruppo e squadra, che si convincano che tutti gli altri hanno due gambe e due braccia come loro e non sono marziani. Il ritmo dovrò tenerlo molto alto negli allenamenti; inizialmente lavoreremo sul reparto difensivo. Undici gol presi nelle prime tre partite (della seconda fase, ndr) non vanno bene. Lavoreremo sicuramente sulla parte fisica; purtroppo tanti non tengono più di 60 minuti."
L'aspetto mentale?
"Quello c'è sempre in tutte le cose che faranno con me. Come un martello cercherò di far sì che abbiano più coraggio e autostima."
Il 21 ci sarà il recupero casalingo con il Casarsa. Meglio giocare per avere un'occasione di provare le cose o sarebbe stato meglio avere la sosta e lavorare durante la pausa?
"Sarebbe stato meglio lavorare per aver tempo di recuperare anche i due infortunati che abbiamo, ma se c'è da recuperare, ci troveranno pronti per cercare di fare il nostro meglio. L'importante è salvare i ragazzi dall'idea di mollare (tre lo hanno già fatto per la situazione creatasi precedentemente) ed è questo il nostro principale obiettivo..........ricostruire una squadra."

Massimo Laudani

IN ARRIVO L'APPLICAZIONE 

In attesa dell'applicazione ITALIAGOL - FRIULIGOL è disponibile il nostro servizio dedicato all'inserimento del risultato finale e dei propri marcatori.- Istruzioni su come interagire con la nostra redazione