Che bello vedere ragazzi, mamme e papà, nonni e dirigenti con gli occhi pieni di felicità. Dove sono le bottiglie e i bicchieri per brindare? E qualcuno ha provveduto. Bere, mangiare, ridere e fotografare. Attenti, c'è il presidente Gennari che, ebbro di gioia e orgoglio, corre festante per il campo come un ragazzino. Momenti da assaporare, che riempiono i cuori dopo mesi e mesi di partite, allenamenti, patemi d'animo, preoccupazioni e... calcio. 
Il Pagnacco torna nei regionali al termine di una corsa incredibile: i granata hanno dominato il girone B dei provinciali di Udine, infrangendo la resistenza di Sangiorgina, Forum Julii e delle altre squadre che hanno animato un bel campionato, che deve ancora proporre le ultime due giornate di passione e competizione. 
Questo Pagnacco è stellare, preparatissimo, forgiato e plasmato nel corso degli anni da un tecnico di vaglia come Sandro De Sabata, uno che ha cominciato ad allenare e vincere appena ventiduenne nel Donatello, per poi conquistare promozioni e titoli a raffica in giro per il Friuli. 
Ci ha messo del suo De Sabata, ci hanno messo tantissimo i suoi ragazzi, capaci con il 6-0 rifilato domenica al Rivolto di ottenere la ventunesima vittoria di fila più un pareggio. Ed è stata festa, spontanea, quasi inattesa e proprio per questo ancora più bella e appagante.
La salita nei regionali darà ulteriore ginger alla collaborazione con l'Ancona e nuove motivazioni a un gruppo da seguire con attenzione. 
Cin cin, Pagnacco: il tuo campionato rimarrà nella storia. 

Alessandro Maganza

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