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Edizione provinciale di Trieste


IN CAMPO A 53 ANNI - Fabio Canziani: che emozioni questo Costalunga!

Il portiere è tornato a giocare a Cervignano e col Sant'Andrea. Il derby play-off con il Trieste Calcio e quella coppa Italia da sogno

Se gli si chiede qualche volta all'inizio di ogni stagione se è tesserato anche per la nuova stagione, risponde sempre che non ha firmato e che non ha fatto la visita medica. Poi, nel chiedergli come vanno gli allenamenti, ti dice che ritornerà ad allenarsi la prossima settimana causa acciacchi vari e impegni di famiglia da abbinare a quelli lavorativi. Giusto così - aggiunge - in modo da dare spazio ai più giovani. Ma i più giovani si dileguano strada facendo. Da cinque potenziali portieri (due giovani in prova e lui stesso nel computo) in lizza durante la preparazione, la prima squadra del Costalunga si è ritrovata ad averne spesso solo due a disposizione. Ovvero il titolare Gianluca Zetto e uno tra Mauro Lonzarich e Fabio Canziani. E quest'ultimo, di cui stavamo parlando nel preambolo, ha collezionato diverse presenze in panchina in questa stagione dopo che in queste stagioni si era divertito (e come si diverte quando va a giocare) nel fare i tornei a sette per veterani, le partitelle con gli amici o quelle di allenamento con il Costalunga nonchè il Memorial Fiori, torneo estivo a sette aperto a tutti. E dove sta la curiosità? Ebbene, il buon Canziani - che lascia sempre tutti a bocca aperta quando lo vedono giocare - farà 54 anni a settembre. E' proprio così, è nato il 27 settembre 1962 e nelle ultime due tappe del girone B di Promozione è stato schierato titolare da Aldo Corona, complice l'assenza di Zetto (un turno per quarta ammonizione e un battesimo). Nel primo caso Lonzarich non si sentiva al meglio, nel secondo è stata una scelta tecnica del mister.
A Cervignano l'ha spuntata la Pro per 3-2, poi a Muggia vittoria del "Costa" per 1-0 sul Sant'Andrea San Vito. Era da tre anni e mezzo che non giocava a undici in campionato, la volta precedente quattro anni prima. E il diretto interessato commenta: "A Cervignano mi sentivo un po' disorientato dopo tanto tempo, ma non ritengo di avere fatto responsabilità sui gol. Su uno di questi la palla è schizzata sul campo bagnato, ha preso il palo e mi è sbattuta dietro prima di entrare. Me ne dispiace, ma è stato casuale. Ha prevalso appunto la stranezza di essere di nuovo in campo. In ogni caso mi sono difeso bene con una paio di uscite basse sui loro inserimenti. Su uno di questi, anzi, il bravo Pavan era solo davanti a me e ha cercato con sportività di saltarmi, ma involontariamente mi ha toccato con la scarpa. Poi è diventato nero l'occhio, ma almeno non ho perso la lente a contatto".
E contro il Sant'Andrea? "Sono contento di come è andata, mi sentivo tranquillo e sono uscito soddisfatto dal punto di vista personale. La squadra è calata dopo la vittoria in coppa e anche le ultime due non le abbiamo fatte bene. Abbiamo concesso qualcosa di troppo al Sant'Andrea, al di fatto che questi ha tanti giovani magari inesperti della categoria ma dotato in ogni caso di un paio di elementi buoni sul piano tecnico. Ho dovuto fronteggiare - credo - quattro/cinque inserimenti e fortunatamente mi sono sentito pronto di nuovo anche sui cross alti dalle fasce. Su uno di questi tra l'altro, dalla mia sinistra, il guardalinee ha segnalato l'uscita della palla e così ci è andata bene perchè eravamo scoperti, ma non mi era sembrato che la palla fosse uscita. In ogni caso, a ripensarci, sono appunto soddisfatto per quanto mi riguarda. E questa settimana mi dedicherò volentieri a preparare Gianluca nei tre allenamenti perchè il nostro preparatore David Cresi non c'è".
E svela anche..."Al debutto c'era un po' di emozione, la seconda volta no, ma non ho voluto che venissero mio figlio Enrico e mia moglie Patrizia"...i suoi primi tifosi, di solito presenti alle sue partite con il baskettaro Enrico che condivide con il padre la partecipazione estiva al Fiori e un "giro" gli ha pure fatto gol.
Quanto all'annata del Costalunga, il veterano del calcio triestino afferma: "Vincere la coppa Italia è stato eccezionale, una cosa inimmaginabile per noi all'inizio. Eravamo partiti con l'obiettivo di fare una buona stagione, non per andare ai play-off ma con la voglia di fare meglio rispetto alla salvezza e basta. E invece siamo stati a lungo secondi e ora faremo i play-off. Purtroppo, dopo la finale di coppa, eravamo appunto scarichi al di là degli acciacchi e delle assenze. Da un lato sarebbe stato bello arrivare secondi e giocare in casa, ma dall'altro forse è meglio così. Il campo di Muggia, dove giochiamo, è veramente duro come il cemento, anche i più giovani si accorgono quando vanno giù... E poi con il Borgo (come viene chiamato a Trieste il Trieste Calcio - ex San Sergio, ndr) c'è una grande rivalità e ci teniamo a far bene sul loro campo. Anche se talvolta ha qualche calo di concentrazione e per quanto in campionato lo abbiamo battuto 1-0 sul suo terreno e fatto 0-0 da noi, sarà dura perchè il Trieste Calcio è forte, ma daremo tutto quello che abbiamo. L'acciaccato Steiner, ad esempio, è rientrato appunto domenica per riprendere a giocare appositamente in vista dei play-off. E se proprio dovessimo passare il turno, ci aspetterebbe la Juventina, che onestamente è un gradino sopra a noi, anche se in campionato li abbiamo sconfitti 1-0 all'andata a Gorizia e poi pareggiato 1-1. Molto ma molto difficile arrivare all'Eccellenza, che credo sarebbe un impegno gravoso per tutti noi. Ci si dovrebbe allenare quattro volte anzichè tre e non ci sono fondi oltre a niente vivaio. Forse si tornerebbe a fare la squadra Juniores senza dover pagare la penale come in questa stagione, ma la nostra dimensione giusta al momento è la Promozione. Fino a quando non riavremo la nostra sede e il campo a sette in via Costalunga, sarà dura andare avanti. Lunedì 2 maggio ci sarebbe dovuta essere l'inaugurazione, ma il sindaco l'ha rinviata per cause di forza maggiore. Riavere la struttura significherebbe avere i proventi del chiosco e gli affitti del campo per i tornei a sette; così, invece, ci sono solo qualche entrata grazie a degli sponsor e qualcosa è saltato fuori negli anni da qualche sovvenzione. Tutti noi non prendiamo rimborsi spese perchè ci sono spirito di gruppo e attaccamento alla maglia, ma diversi di noi li avrebbero presi, andando altrove. Ci mancano i venerdì sera in sede al termine dell'allenamento: pastasciutta e partita a coteccio....".

Massimo Laudani

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  Scritto da La Redazione il 03/05/2016
 

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