Intorno alle 18.00 di domenica Ermanno Tomei era un tecnico sconsolato. La sua Sanvitese con la sconfitta, la settima di fila, contro il Tolmezzo è precipitata nei play-out di Eccellenza. Un finale di stagione disarmante e inatteso pensando che alla ventesima giornata i fraticelli erano fermi a quota 29 punti a tre sole lunghezze dal quinto posto. Il regalo che voleva confezionare Tomei alla società e ai tifosi rimane dunque virtuale. Incita, sgrida, motiva i suoi ragazzi. Una partita nella partita.Il tecnico cociario alla fine è stremato assieme ai suoi ragazzi e quello che più conta tanto sacrificio non è valso molto. Anzi quasi nulla. Il tecnico ciociaro, espulso per la prima volta in carriera dal direttore di gara, si assume le responsabilità di tutto, anche se a parer nostro le colpe vanno oltre al proprio timoniere “ La colpa è mia, perche io sono il responsabile tecnico della squadra, perché io scelgo i ragazzi da mandare in campo e come tale mi sento colpevole”. Parole amare, dure, che escono sibilline ma suonano di sconfitta.
Mister cosa è successo alla sua squadra?
“Un blackout totale, per sette gare non siamo riusciti a segnare un gol, l’unico a Corno se lo sono fatti i nostri avversari. Pensi che abbiamo battuto in stagione 139 calci d’angolo, 62 punizioni laterali e 24 dal limite dell’area senza riuscire mai a trovare il gol da palla inattiva, tenendo anche conto che abbiamo alcuni giocatori oltre il metro e novanta. Abbiamo provato a cambiare interpreti più volte ma con risultati negativi.”
Ma a cosa bisogna imputare questa difficolà?
“A tanti fattori sicuramente, con i ragazzi abbiamo toccato spesso l’argomento, non posso rimproverare nulla a loro, si sono battuti e sacrificati per la maglia, ma non è stato sufficiente. Forse dopo la vittoria con il Vesna, pensavamo di aver raggiunto l’obiettivo e ci siamo rilassati troppo, ma in ogni gara abbiamo comunque sempre creato le nostre occasioni per andare in gol, ma senza mai riuscirci, anche con il Tolmezzoè stata la traversa a dirci di no”.
Problemi strutturali?
“Questo lo dico da tempo, la rosa a disposizione è molto ridotta e anche in fase di gestione delle gare ci risulta complicato non avendo cambi, se non giovani, da inserire per tenere un pareggio o portare a casa la vittoria”.
In questo contesto anche la gara di play-out si preannuncia complicata?
“Lo sarà, per lo più sarà una gara secca da vincere a tutti i costi dovendola affrontare in trasferta con una tra Manzanese o Virtus Corno. Ora però stacchiamo la spina, ho dato una settimana di riposo a tutti, me compreso, perché ora siamo scarichi totalmente. Tra una settimana ci ritroviamo e cercheremo di riordinarci le idee e preaprarci al meglio, magari cambiando qualcosa dal punto di vista tattico. Io non mollo la presa, non l’ho mai fatto e non lo farò nemmeno ora”.

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