Marco Marchina ha fatto le cose in grande. Con i suoi Grigioneri, disputando un campionato di Seconda categoria da urlo: basti pensare che nelle ultime 19 gare, i satanassi di Savorgnano hanno ottenuto 15 successi e 4 pareggi.
E per festeggiare degnamente la seconda promozione in due anni, quella storica in Prima categoria. 
Il tecnico, infatti, rivela: "Mi sono preso una settimana di ferie per godermi questa vittoria, che ha tanti padri e che ci riempie di felicità. Ora tutto potrà sembrare semplice, ma la sfida era tosta e l'ho affrontata in primo luogo per l'affetto che ho per il mio paese, il mio comune. E' vero, eravamo ben attrezzati, ma sulla carta qualcuno lo era maggiormente: penso in particolare al Colloredo. Ci siamo rivelati come i più maturi, i più tosti: tanti ragazzi sono scesi di categoria armati di umiltà e di voglia, sapevamo che c'era da pedalare, da combattere e così è stato".
Anzi, i Grigioneri hanno dovuto sudarsi il campionato fino all'ultima giornata, popolata di fantasmi e spettri: "Ho faticato a prender sonno, ho temuto che il Moruzzo in un modo o nell'altro potesse batterci proprio sotto il traguardo... Chi non ha vissuto certe situazioni non può capire. E poi quel Tagliamento! Merita applausi, la squadra di Nardin: negli altri gironi nessuna seconda in classifica ha conquistato tanti punti; i biancoverdi hanno vinto le ultime sei gare, insomma, ci hanno reso difficile la vita".
I duri dei Grigioneri, però, sono riusciti a completare il loro capolavoro: "Il merito è dei giocatori in primo luogo. E, se permettete, in piccola parte anche del sottoscritto. Dedico questa promozione al mio collaboratore più prezioso, un indispensabile Stefano Chiarandini. Tutti ci hanno messo del loro: il papà con i suoi consigli, la società, che ci è sempre stata vicina, facendo il possibile e l'impossibile per spingerci a raggiungere l'obiettivo. Gli sforzi compiuti sono stati importanti, ma rimanendo nello spirito di cui questa realtà è imbevuta".
La squadra? Marco Marchina nomi non ne fa, parla sempre di collettivo, di vittoria del gruppo. Un gruppo composito, che è riuscito rapidamente a cementarsi: la vecchia guardia, i Negroni, Genio, Zampis, D'Agostini, anche preziosi nei panni dirigenziali e non solo sul rettangolo di gioco; e poi il "regista" Matteo Croatto, regista pure nella costruzione della squadra, con tanto di arrivi illustri, si pensi a Giacomini e al mammasantissima Remo De Agostini. E ancora i colpi di mercato, Masetti, Giacomelli, Di Piazza...
Marchina ci ferma e ribadisce: "Abbiamo vinto tutti insieme. La Prima categoria? Io sono pronto a continuare, ma a decidere sarà la società. Questa squadra nella categoria superiore, con un paio di innesti, ha le carte in regola per conquistare una salvezza tranquilla, tanto per cominciare".

Alessandro Maganza

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