IL TECNICO - Le domeniche di Zilli tra calcio, calcio e calcio
La passione senza confini di Carlo, che si sciroppa tre partite al colpo. "Mia moglie se ne è fatta una ragione..."
Reduce da un'avventura tra le più strane che si ricordi - la fugace parentesi natalizia alla guida degli Allievi regionali dell'Ism Gradisca - Carletto Zilli non ha perso l'infinita passionaccia per il calcio. Lo sperimentato tecnico scalpita, si aggiorna, soprattutto vede calcio a tutta volontà.
Il pranzo domenicale tipo del Carlo? Per primo calcio, per secondo e contorno calcio, per dolce calcio. "E la moglie? Per ora resiste: sa che a non resistere è il sottoscritto quando in zona un arbitro fischia l'inizio di un match" racconta l'allenatore con la consueta vivacità.
Domenica cosa si è gustato? "La mattina Ancona-Tricesimo nell'Elite Allievi: gli udinesi di Marin sono davvero forti, ma direi che il Tricesimo ha disputato una grandissima stagione in un campionato assai impegnativo. Alle 14 ho acceso la televisione e visto che davano Atalanta - Udinese per il campionato Primavera: non ho potuto non guardare... I bianconeri hanno perso 1-0 immeritatamente. Mi sono così tuffato in macchina e sono arrivato giusto in tempo per l'inizio di Cjarlins-Chions, partita tosta, tirata, tesa. La squadra di casa secondo me era la più forte dell'Eccellenza, sicuramente lo era nel girone di ritorno".
E poi? "Poi sono tornato a casa, mi sono segnato qualche appunto. La solita domenica, insomma".
Carletto Zilli scalpita. Così capita quando il calcio è una seconda pelle.
Alessandro Maganza
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