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Edizione provinciale di Udine


RANGERS - Del Villar: "Che salvezza! Ma sono stufo degli insulti"

Il centrocampista colombiano è stato uno degli artefici del gran finale di stagione dei rossoneri di Lauzzana. La scommessa vinta con l'amico Morosanu

Non è stata un'annata facile quella vissuta dai Rangers al suo ritorno in Seconda categoria, dopo lunghi anni tribolati. Il ripescaggio ad agosto, in sostituzione della dismessa Pasianese, ha portato il team Lauzzana-Petriccione ad un lavoro straordinario per preparare la nuova stagione in Seconda categoria. Confermato in toto il gruppo che aveva ben figurato nel precedente campionato terminato ai play-off. Un gruppo giovane e costruito con pazienza negli anni, composto per lo più da ragazzi classe 1996 alla loro prima apparizione in categoria.  A questi si aggiunge negli ultimi giorni estivi il giovane centrocampista colombiano Yeen Kelly Del Villar. Svincolatosi proprio dalla Pasianese, il classe 1993 promette quantità e qualità in mezzo al campo. La sua scommessa con il compagno di squadra Morosanu è di realizzare dieci reti in campinato e di conquistare la salvezza. Scommessa che a tutti sembra un'abile mossa dell'astuto Morosanu per guadagnarsi un bonus extra si vocifera di 500 euro a fine campionato.
Straordinarie doti atletiche e tempistiche, Yeen infatti in due anni di Pasianese ha totalizzato tante partite, troppi cartellini e solo due gol. La partenza di tutta la squadra è a rilento, segnata dal pesante infortunio al bomber di Terza Charles. Il cambio di categoria si sente e molti dei giovani fanno fatica ad abituarsi alla nuova realtà. La squadra gioca bene ma è poco lucida in fase offensiva e molto fragile in fase difensiva. Una serie di pareggi ne certifica tutte le difficoltà. Si segnala però proprio il centrocampista colombiano, capace di continui e pericolosi inserimenti che ne mettono in evidenza l'opportunismo in zona goal.

"Il mister è stato bravissimo -ammette Kelly- nel collocarmi in una zona di campo più avanzata. Negli anni a Pasian di Prato e a Martignacco avevo giocato per lo più sulla linea mediana, con compiti prettamente di interdizione e di impostazione. Mi è sempre piaciuto avanzare in cerca della rete ma il mio obiettivo pincipale è sempre stato fare assist e rendermi in queso modo decisivo. Ho sempre privilegiato l'assist al goal. Quest'anno invece il mister dopo le prime partite mi ha spostato sulla trequarti  per dare una mano a Morosanu.  Il suo intento era quello di recuperare palla in zona offensiva ed essere subito pronti a colpire. Potevo sfrutare così la fisicità e le sponde del Moro e concretizzare gli inserimenti degli altri centrocampisti, spesso poco astuti nello sfruttare le disattenzioni delle retroguardie avversarie".

Decisivo il mese di dicembre con il mercato invernale che regala nuove preziose risorse alla formazione rossonera. Arrivano l'ex Udinese e Granada Aziam, per tutti Tano, il mediano Marotta, ex compagno di Kelly a Pasian di Prato oltre al ritrovato estremo Marchetti. L'impatto dei tre nuovi innesti nella scoraggiata banda di mister Lauzzana è rigenerante. Marchetti regala nuova sicurezza alla retroguardia, coadiuvato dal lavoro difensivo di Marotta, equilibratore fondamentale nel nuovo centrocampo rossonero. Tano va a formare con Morosanu una coppia perfetta, capace di coniugare forza fisica a tecnica e velocità. Ne approfitta anche Kelly che continua a farsi trovare pronto in zona goal. La squadra risale posizioni in clssifica e si staglia in zona play-out. La compagine udinese si gioca le sue chance di permanenza in categoria nel derby cittadino con l'Udine United. A quattro giornate dal termine vincere potrebbe voler dire sperare ancor nella salvezza diretta. Nel fin troppo stretto 3-0 su un frastornato avversario c'è lo zampino anche di Yeen che a 270' da termine si trova a a una sola lunghezza dal suo obiettivo. Trema Morosanu.

"Con l'Udine United avrei potuto segnare più reti. E' stata un partita con moltissime occasioni da parte nostra e avremmo meritato di fare molte più reti. Lì abbiamo capito che potevamo ancora giocarci la salvezza diretta. Un miraggio a metà campionato, anche se devo dire che io e tutta la squadra ci abbiamo sempre creduto. Tano e Marotta sono stati determinanti. Avere come compagno di squadra un ex professionista come Tano e allenarsi spesso con un ex-nazionale come Obodo ha contribuito decisamente alla mia crescita. Più l'avversario è forte e più ho voglia di sfidarlo e di batterlo. Ed è così che ho vissuto anche questa sfida alla vigilia impossibile con Moro." 

Nelle ultime tre gare i Rangers conquistano 7 punti e centrano la salvezza diretta, nonostante il recupero disperato del Coseano. Vittoria a Pagnacco, pareggio in casa con la regina della classe e vittoria rocambolesca a Treppo per 3-2. Doppio vantaggio rossonero, impattato dall'intramontabile Berton. Di Bianchetti, combattivo e eccezionale capitano udinese, la rete della salvezza. Proprio lui che segna pochissimo e corre per quattro per recuperare palloni e prevenire gli attacchi avversari. Il suo goal a pochi minuti dal termine decide la sfida con il Treppo e spegne le notizie da Coseano. A nulla serve la sorprendente vittoria della squadra di Corazza sul campo della rivelazione Grifone. La vittoria mantiene Bianchetti e soci a quota di sicurezza sul penultimo posto e la festa può cominciare.  Una salvezza sudata e ottenuta all'ultima giornata al termine di un girone di ritorno giocato da grande squadra. E come poteva mancare nel giorno della festa lo zampino di Kelly che raggiunge il suo traguardo di 10 reti e rovina la festa salvezza a Morosanu.

"Non so, forse Moro avrebbe preferito che non segnassi e finisse in parità...Sto scherzando, purtroppo per lui la sua scommessa andava contro i suoi stessi interessi (ride). E' merito anche dei suoi assist e delle sue giocate se sono arrivato a questo traguardo. All'inizio sembrava un'utopia ma pian piano si è trasformato in realtà. Come la nostra stagione che sembrava destinata allo spareggio play-out ed invece si è trasformata in una gioia anticipata. E' sempre bello salvarsi all'ultima giornata, anche se è stata dura. Nessuno ci ha regalato mai nulla, come è giusto che sia almeno nel calcio dilettante. Spero che tutti si siano comportati allo stesso modo. Ora aspetto al varco Moro con il suo bigliettone viola. Anche se so già che troverà qualche scusa per rimangiarsi la parola. Non è importante. L'importante è aver vinto la personale sfida con me stesso e aver ottenuto la salvezza."

Una gioia a metà per il giovane centrocampista colombiano spesso protagonista suo malgrado di siparietti poco sportivi.
"Purtroppo non posso gioire completamente perché anche quest'anno si sono verificate tante situazioni spiacevoli. Spesso mi son sentito preso di mira da avversari e compagni per il colore della mia pelle. E' brutto che anche a questi livelli succedano questi episodi. Siamo nel 2016 e questo non è più tollerabile. Quest'anno ho cercato di comportarmi bene, evitando di reagire alle provocazioni come negli anni precedenti. Ma non è servito. Sinceramente non so se il prossimo anno continuerò a giocare a calcio. Sono stanco." 

Max Galati

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  Scritto da La Redazione il 06/05/2016
 

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