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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Iachini: "Il nuovo stadio sarà la nostra forza"

Il neo allenatore cerca di “scaldare” la piazza. “Servirà un giusto mix tra giovani ed esperti. Il gol non deve dipendere da un solo giocatore. Di Natale ? Qualsiasi cosa decida la società andrò bene”

 

In un mondo popolato da gente autoreferenziale e  piena di sè, parla usando il noi: questo piace e potrebbe essere importante per invertire la rotta del gradimento. All’annuncio della scelta di Giuseppe Iachini quale fresco allenatore dell’Udinese i tifosi non hanno infatti certo organizzato caroselli di giubilo in città.

”Ringrazio la famiglia Pozzo e la società che ha avuto fiducia nei miei confronti, dimostrando apprezzamento per il lavoro che abbiamo svolto in questi anni - è la prima dichiarazione friulana del nuovo mister - la stagione scorsa va vista nel progetto intrapreso a Palermo: in due anni e sei mesi complessivi abbiamo battuto diversi record. Facendo una media punti importante praticando di buon calcio e valorizzato talenti importanti per la società”.

Da esterno, che impressioni si è fatto sull’Udinese?
“E’ una società organizzata, con uno stadio magnifico e una tifoseria apprezzata anche dagli avversari, il dodicesimo uomo in campo. Con l’impegno e la serietà speriamo di soddisfare e ottenere i risultati sportivi sperati.”

Lei arriva dopo l’ennesima stagione sfortunata.
“Non è andata secondo le aspettative: ma siamo convinti che noi e questi ragazzi daremo le soddisfazioni che la famiglia Pozzo vuol dare alla gente”

Tutti si attendevano Pioli. Lei è una scelta a sorpresa…
“Terminato il campionato, l’Udinese ha preso i contatti. Mi erano arrivate anche altre proposte ma, nel momento in cui c’è stato il colloquio con il presidente, durante il quale abbiamo  sviscerato idee, programmi e progetto tecnico - tattico non ci sono stati dubbi per fare il matrimonio”

Ha ricevuto garanzie sui giocatori?
“E’ prematuro. A grandi linee abbiamo già accennato qualcosa. Nei prossimi giorni andremo a valutare eventuali ritocchi per far si che la squadra possa crescere anche sul piano tecnico, C’è voglia di voler fare e iniziare un progetto allo scopo di ottenere bei risultati.”

Quanto conta un allenatore e la qualità della rosa a sua a disposizione?
“Sono due componenti che procedono di pari passo. L’allenatore traccia le linee, dà la giusta organizzazione, il gioco e la mentalità destinata e portare risultati. Ma è indubbio che sia necessario un connubio tra le due componenti”

Gli obbiettivi?
“Un campionato tranquillo, per poi poter ottenere qualcosa in più. Cercheremo di mandare in campo la squadra con le giuste conoscenze per quella che è la caratteristica dell’Udinese di questi anni.

Ma negli ultimi due – tre campionati il progetto di rilancio dei giovani ha subito un rallentamento. Lei che ha già avuto successo con Dybala e Vazquez potrebbe, magari riavviarlo.

“Credo sia necessario il giusto mix tra giocatori giovani ed esperti.  E storicamente la società si è dimostrata brava nel reperire talenti. Di proprietà ci sono giocatori da attenzionare e valutare: stiamo pensando di fare qualcosa per creare il giusti mix tra giovani ed “vecchi”.

E ricostruire uno zoccolo duro italiano?
“Anche a Palermo avevamo situazione di questo tipo. Composto da talenti stranieri e gruppo italiano che faceva da collante. Sono cose delle quali abbiamo parlato: analizzeremo meglio tutto nel prossimo periodo”

Lo stadio?
“Fantastico: dovrà essere la nostra casa, la nostra forza. Per portare a casa il risultato, gli avversari dovranno soffrire. Da fuori mi sono chiesto spesso come mai, con un impianto del genere, sono state ottenute cosi poche vittorie casalinghe”

Sarà finalmente l’anno del rilancio ?
“Qui sono passati tecnici molto validi. Conosco la squadra e le sue caratteristiche, essendo composta da giocatori di abilità. Analizzeremo tante soluzioni per ottenere il meglio.

Il modulo classico è il 3 – 5 - 2. Si proseguirà sull’identico canovaccio?
“I moduli li fanno le caratteristiche dei giocatori. In passato ho adoperato anche altri sistemi: ma penso che, con quello appena citato, l’Udinese possieda le caratteristiche per esaltarsi. Con atteggiamento propositivo e offensivo sia in casa che fuori.

Il dopo Di Natale?
“Il recente passato ha dimostrato che gli attaccanti sono importanti, ma non bastano. Se si inceppa un uomo anche il collettivo si ferma. E tutti devono partecipare alla manovra offensiva. Rigoni, ad esempio, a Palermo  ha fatto nove gol, ma bisogna fare in modo che, soprattutto le palle inattive, riguardino un pò tutti. Perché certe gare si possono risolvere con una giocata”

Conosce qualcuno dell’attuale rosa?
“Felipe è uno di questi, l’abbiamo avuto a Siena. Ottimo professionista, poi vedremo. E quando eravano a Vicenza cambiammo il ruolo a Lodi: arrivò trequartista dall’Empoli e diventò play davanti alla difesa.”

Come sarò il rapporto con la gente?
“Non parlo tanto, ma non per questo non sono comunicativo. Diciamo, però, che preferisco parlare sul campo.

Di Natale dirigente come lo vede?
“Totò è stato gran parte della storia di questa società. Ma credo sia una domanda da girare ai vertici. Dal canto mio, qualsiasi decisione verrà presa, nessun problema.”

Iachini non dice “io”. Ama esprimersi al plurale
“Trovo giusto coinvolgere tutte le componenti dello staff tecnico, compresi i…magazzinieri. Quando si va in campo per ottenere i tre punti è obbligatorio remare tutti dalla stessa parte.”

“Con Iachini avremo una collaborazione biennale - precisa il ds Giaretta – il progetto è di due anni almeno. Il mister si avvarrò dsl suporto di Carillo (allenatore in seconda) e Tafani (preparatore atletico)”

Gli altri del vecchio staff rimarranno?.
“In linea di massima si, Per i dettagli ci sarà tempo. Sono ragazzi competenti, siamo felci di avere collaboratori del genere. Faremo un buon lavoro”

Il futuro di Giaretta?
Zapata?
“Per ora non c’è nulla di nuovo. Il ragazzo si trova bene qua e non scordiamoci, comunque, le 8 reti realizzate. Nulla osta alla sua presenza quando ricominceremo gli allenamenti( il 4 luglio in sede, ndr). Altre valutazioni le faremo, eventualmente con il Napoli”

Ci sarò anche Giaretta?
“Le priorità erano la salvezza e il nuovo allenatore. Nei prossimi giorni mi incontrerò con Pozzo e vedremo”

 

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  Scritto da Roberto Zanitti il 19/05/2016
 

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