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Edizione provinciale di Tolmezzo


IL PERSONAGGIO - Ganz: "Iachini? Grande uomo di campo"

L’ex attaccante, in Friuli per promuovere il “Fiorentina Camp” di Tarvisio (3 - 16 luglio), ha giocato assieme al prossimo allenatore dell’Udinese. “Beppe è un lavoratore, quello che serve ai bianconeri. Scuffet? A Como un’annata sfortunata, però le doti ci sono” Il figlio Simone Andrea ha firmato un quadriennale con la Juve, ma andrà in prestito. Un’idea per i Pozzo?

Tra le tredici casacche indossate in carriera (14, se consideriamo pure la nazionale della Padania...), per un totale di 608 presenze tra A, B, coppe nazionali e internazionali, condite da 204 reti, non c’è quella dell’Udinese. Ma Maurizio Ganz, classe 1968 – nato a Tolmezzo e svezzato da papà Ettore tra Fusine e Tarvisio - le sue belle soddisfazioni le ha raccolte ugualmente, anche lontano da casa.

“Con l’Udinese effettuai un provino, all’età di 14 anni – ricorda Maurizioma gli altri ne avevano 17…E non mi presero in considerazione.”

Hai allora deciso di “vendicarti”, segnandone qualcuno ai bianconeri.
“Quattro o cinque ne ho fatti, adesso non ricordo con esattezza. Prendendomi, puntualmente, gli insulti dei miei amici”

Tredici club: com’è possibile farsi apprezzare, anche nella stessa città, dove le rivalità sono profondamente radicate ?
“Con la professionalità e l’impegno. Potevano anche dirmi che ero scarso, ma non certo darmi del mercenario.”

La società migliore?
“Nutro sempre grande affetto per Moratti, ma il Milan è inarrivabile. Firmato il contratto, devi soltanto pensare a giocare. Tutto il resto è compito dell’organizzazione.”

Per l’ennesima ripartenza l’Udinese ha scelto Iachini, tuo compagno di squadra a Venezia.
“Era la stagione 1999/2000, io arrivai a gennaio e, in panchina, c’era Spalletti. Beppe è un perfetto uomo spogliatoio ma, soprattutto, un grande lavoratore di campo. Quello che serve  alla società bianconera, per ricominciare, dopo la sofferta salvezza di quest’anno.”

I tifosi si attendevano Pioli oppure Maran.
“Nomi validissimi, ma talvolta è facile farsi condizionare dall’immagine. Vedrete, Iachini farà bene.”

Molto dipenderà dal materiale umano.
“Naturalmente. Ma non tacciatelo di difensivismo. Perché, in base ai giocatori, costruirà il gruppo giusto. Vi porto l’esempio dell’Inter, dove giocai assieme ad un certo Ronaldo. Mister Simoni, giustamente, impostò una formazione raccolta, pronta a fiondarsi in velocità per sfruttare le doti del Fenomeno. Quante volte l’abbiamo abbracciato!”

C’è un altro Ganz sulle tracce del padre…
“Mio figlio Simone Andrea. Ha 23 anni, è cresciuto nella Primavera del Milan, è reduce da due stagioni molto prolifiche al Como avendo realizzato, complessivamente, 31 reti. Ora ha firmato un quadriennale con la Juventus, è molto probabile vada in prestito. A Udine? Perchè no, potrebbe essere un’idea.”

Sul lago è invece “naufragato” Scuffet.
“Retrocessione a parte, ha avuto un’annata sfortunata. Ma le doti ci sono, si riprenderà.”

E Ganz? Maurizio, intendiamo.
“Attualmente alleno l’Ascona, in quarta serie svizzera. C’è però un discorso avviato con il Chiasso, che fa la serie B e dove opera, in qualità di ds, il mio ex collega Galante. Vediamo cosa succede anche se, in Ticino, il calcio viene visto esclusivamente come passatempo. Lì sono tutti pazzi per l’hockey su ghiaccio.”

Dal 3 al 16 luglio, intanto, va in onda a Tarvisio il secondo “Fiorentina – camp”, del quale sei promotore.
“L’anno scorso è stato un successo, siamo felici di ripeterlo. I ragazzi giocheranno a calcio, si divertiranno, ma dovranno anche rispettare le regole: è una cosa alla quale teniamo molto. E la lingua ufficiale sarà l’inglese.”

Nella fotocopertina: Maurizio Ganz
con papà Ettore e mamma Franca

 

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  Scritto da Roberto Zanitti il 24/05/2016
 

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