Con la vittoria nel torneo di Zoppola, battendo in finale  il Don Bosco, la formazione giovanissimi regionali del Casarsa ha chiuso brillantemente la stagione agonistica. I ragazzi guidati da Ranieri Cocetta si sono ritagliati il loro angolo di notorietà all’interno di una società, che fa del settore giovanile il proprio fiore all’occhiello. Per il tecnico, al primo anno a Casarsa, dopo trascorsi a Rivolto e Flumignano, il merito di aver plasmato una squadra frizzante, messasi particolarmente in luce nella fase iniziale della stagione per essere arrivata tanto così, da entrare nel girone finale elite: “Un rammarico – esordisce Cocetta - ci abbiamo creduto e lavorato sodo, per provare ad entrare nel girone che conta, ma avevamo difronte squadre blasonate come Donatello e Fontanafredda, oltre all’Udinese che abbiamo battuto, che vsntano tradizioni e organici importanti. Noi non eravamo abituati a confrontarci con reltà simili è stato un percorso di crescita continuo di cui devo dare atto ai ragazzi, che si sono applicati con grande attenzione”.

Nel proseguio dell’annata la seconda fase gli ha visti ancora  protagonisti nel girone D, e anche li un ottimo secondo posto “Siamo arrivati un punto dietro al San Giovanni, dimostrando anche qui di poter lottare con tutti. L’obiettivo era di rimanere nei regionali e ci siamo riusciti con merito, dando alla società la soddisfazione, per l’impegno e le energie che mette nell’opera di valorizazzione e di crescita dei ragazzi. Basti vedere anche la prima squadra, che in stagione ha impiegato con continuità giovani del vivaio, facendo esordire anche dei 2000 e in Promozione è tanta roba”.

Siete stati tra le migliori difese della categoria…
“E’ la nostra prerogativa principale, su cui ho lavorato molto perché credo che nel calcio la cosà primaria sia innanzitutto non prenderle. Un percorso basato sull’affinamento dei movimenti e nell’ identità del ruolo del difensore. Ritengo che sia importante insegnare ai ragazzi ad interpretare bene i movimenti e le situazioni e su questo sono contento di quello che hanno espresso i miei giocatori”. Un gruppo che può ancora crescere? “Credo di si, tanto che d’accordo con la società, la prossima stagione continuerò a lavorare con loro negli allievi sperimentali, mantendo piu o meno lo stesso gruppo”.

Si parla molto del talento Giovannetti?
“Si Marco è buon giocatore ed ha ampi margini di crescita, so che nei prossimi giorni si recherà a Carpi per uno stage con gli emiliani. Vedremo”.

Che cosa le ha portato questa esperienza a Casarsa?
“E’ una grande famiglia con sani valori sportivi, una società a 360 gradi impegnata in mille fronti nel sociale, ma anche disponibile e preparata per far crescere serenamente i giovani. Una piazza nuova per me, che ritengo possieda requisiti tali da trovare uno spazio fisso nel calcio giovanile regionale. Organizzativamente ineccepibili e qui volevo ringraziare chi assieme a me ha portato avanti il lavoro: dal mister in seconda Manuel Trevisan, al preparatore dei portieri Francesco Maniscalco, ai dirigenti Giacomello e Bisutti e un plauso incredibile al nostro mitico autista Ennio, un padre adottivo l’allenatore”.per tutti noi. Senza dimenticare le famiglie, sempre al seguito e pronte a rimpinguarci nel terzo tempo. A Casarsa ho trovato gioia e divertimento, valori inprescindibili per continaure a far bene"

Gianpaolo LEONARDI

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