IL CASO - Carnico: l'Amaro rischia un'amarezza gigantesca
Un errore nell'attribuzione dell'espulsione nel match con l'Ardita di quindici giorni fa rischia di produrre effetti micidiali sugli azzurri di Patat...
Rischia una beffa di un'amarezza gigantesca, l'Amaro. Anche per ingenuità. Abbiamo già dato conto di quanto accaduto alla formazione di Luciano Patat in seguito al match con l'Ardita. Ora, però, la vicenda rischia di riservare un ulteriore e micidiale colpo di scena agli azzurri.
Riepiloghiamo l'accaduto: nel match con l'Ardita viene espulso Danilo Bisconti, numero 8 dell'Amaro. L'arbitro, quando redige e invia il referto al giudice sportivo, infligge il rosso per errore al giocatore che indossava la maglia numero 9, ossia Giovanni dell'Angelo.
Uscito il comunicato ufficiale, nel quale Dell'Angelo viene squalificato per una giornata, i dirigenti dell'Amaro - accortisi dell'errore - comunicano l'accaduto in delegazione. Nel frattempo, domenica, nella gara con la Nuova Osoppo, non schierano Dell'Angelo, ma utilizzano Bisconti.
Lunedì scorso, esce il comunicato ufficiale nel quale - avendo il direttore di gara corretto l'errore e indicato in Bisconti il giocatore effettivamente espulso nel match con l'Ardita - il giudice sportivo annulla il turno di squalifica comminato in un primo tempo a Dell'Angelo (che l'ha già scontato) e lo infligge al compagno di squadra Danilo Bisconti, il numero 8.
Ora, però, si dà il caso però che un giocatore destinatario di un cartellino rosso debba sempre considerarsi squalificato e non possa essere impiegato nel match successivo della medesima competizione nella quale ha subito l'espulsione a prescindere o meno dall'uscita del comunicato ufficiale e pure dall'eventuale attribuzione di quella sanzione - sia pure erronea - a un altro giocatore.
In sostanza, Bisconti non avrebbe dovuto giocare la gara con la Nuova Osoppo, la quale, stando così le cose, potrebbe vedere trasformata la sconfitta subita due domeniche orsono sul campo dall'undici di Patat in una vittoria a tavolino.
Il caso, indubbiamente, è curioso e particolare. Ma, soprattutto, rischia di risultare amarissimo per l'Amaro, che può ritrovarsi beffato addirittura tre volte.
Alessandro Maganza
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