TORVISCOSA - Ci sarà il Carpin V. Cucciardi? Guai a chi lo tocca
Giovedì sera la società e il tecnico hanno stabilito che la comune avventura deve proseguire. Le ambizioni sono robuste...
Ogni tanto si sente dire: tra Nicola Carpin e il Torviscosa è tutto finito. Dalla centesima volta in poi non abbiamo più abboccato a tali voci...
Nicola Carpin risponde al telefonino: il timoniere si è tolto i famosi occhiali da sole e indossa un sombrero messicano, a segnalare che il diavolaccio si sta concedendo qualche giorno di riposo calcistico. Giovedì, Carpin ha radunato la fanteria e l'artiglieria, la squadra, insomma: a Torviscosa è andata in scena la partitella di fine campionato, poi è suonato il rompete le righe: "Sì, ho giocato anch'io e dopo cinque minuti ho cominciato a chiedere quanto mancava alla fine; l'autonomia è quella che è" spiega l'allenatore dei biancazzurri.
Andiamo al sodo e chiediamo: Carpin resta oppure lascia, oppure è stato mandato via?
"Ci siamo presi un paio di giorni di riflessione e poi abbiamo deciso di proseguire la collaborazione. La società è ambiziosa, il sottoscritto anche... E sono consapevole che un allenatore deve sempre sentirsi in bilico, sotto esame".
La prossima sarà dunque la quinta stagione di Nicola Carpin alla guida del Torviscosa. Il bilancio dell'annata? "E' positivo, resta però il rammarico per non aver giocato come sappiamo l'ultima partita, quella casalinga contro il Legnano. Loro hanno dimostrato di esserci superiori, noi abbiamo sofferto la poca abitudine a disputare partite del genere: si tratta di un'esperienza di cui fare tesoro".
Avanti quindi con Nicola Carpin e con lo zoccolo duro di una formazione che ha ancora margini di miglioramento: "Gli obiettivi del calcio-mercato? Sicuramente non stravolgeremo la squadra, cercheremo anzi di rafforzarla".
Saverio Cucciardi resterà, chiediamo al tecnico? "Cucciardi è obbligato a restare, non riesco a immaginare questo gruppo senza la sua presenza; Saverio è un giocatore valido, che può e deve ancora crescere, ed è uno spasso a livello di spogliatoio. Ora tornerà a Napoli, stare un po' con i suoi, ma guai a chi ce lo tocca".
E, nel pronunciare quest'ultima frase Nicola Carpin torna a inforcare i suoi occhiali neri. Il diavolaccio, poco ma sicuro, non scherza...
Alessandro Maganza
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