BASKET - Macinata Bergamo, Apu Gsa in finale
Dopo due quarti equilibrati, la formazione di Lardo “spacca” gara cinque e avvicina la serie A: 78 – 62 il punteggio a favore dei friulani. Sabato e domenica a Montecatini l’ultimo sforzo: in semifinale sfida a Forlì dell’ex coach Snaidero Garelli
Manca un passo. Un solo gradino. Un ultimo sforzo. Gara cinque della finale si rivela meno problematica del previsto per l’Apu Gsa che, dopo due quarti equilibrati, macina Bergamo e si guadagna il pass per la final four di sabato e domenica prossimi a Montecatini. Evento che promuoverà alla serie A2 tre formazioni su quattro. A Vanuzzo e soci sarà dunque “sufficiente” battere Forli dell’ex coach Snaidero Garelli (in tribuna ad accumulare appunti) per festeggiare.
Come sempre in questa serie cosi spigolosa Udine e Bergano se le danno dal primo gong. Si viaggia sul filo dell’equilibrio (10 pari al 6’), poi uno strappo di “energia” Castelli – 7 punti per lui – consente a Udine di allungare sul 15 – 10. Bergamo continua, però, a tessere pazientemente la tela e replica con calma a suon di triple, mettendo il muso avanti al primo break: 19 - 17. Bloise continua la sagra del “bombarolo” (già sei le conclusioni pesanti di squadra a referto); poi Panni disegna il primo, corposo break pro Bergamo: 24 - 17. Gli ospiti abusano, però, del loro stato di grazia e l’Apu, derogando volutamente in un basket - corrida, si rimette in corsa. Un gioco da tre punti di Porta, una tripla a campo aperto di Pinton e un dolcissimo jump di Zacchetti fabbricano, infatti, il nuovo strappo bianconero: 28 – 26 al 14’. Anche Vanuzzo, privo di opposizione, può sganciare qualche “bombetta” delle sue, ma Udine non riesce ancora a produrre un allungo sostanzioso. Castelli e Zacchetti, però, non tremano e l’Apu è comunque al comando (35 – 33) alla pausa lunga.
Il quarto fallo di Zacchetti, uno dei più ispirati, dopo 4’ del terzo quarto, potrebbe rivelarsi un sinistro segnale per l’Apu, ma Bergamo ci capisce poco e, come sovrapprezzo, ha pure esaurito il bonus: Castelli e Vanuzzo dalla lunetta spediscono allora i friulani sul più sei (44 – 38). Il capitano (anche 8 rimbalzi)sente l’odore del sangue, recupera un rimbalzo e la mette. Imitato a stretto giro di posta da Porta e Pinton: e l’Apu scappa, stavolta seriamente, sul 56 – 43, con un clamoroso parziale di 21 - 10. L’ultimo quarto è la ratifica della supremazia bianconera: il 62 – 44 del 35’ profuma già di sentenza anticipata. Quando Porta - scioltosi alla distanza dopo un avvio raccapricciante e “padre” di 6 assist - dilata anche a più 24 (68 - 44) si capisce che è finita davvero: cinque round sono serviti per far capire che è Udine la più forte. In un Marangoni “infernale” (ispirato ancora una volta da uno spettacolare Settore D) e carico di adrenalina positiva, Zacchetti e company salgono sulla carrozza dei vincitori. Destinazione Montecatini: un piccolo sforzo e sarà serie A.
APU GSA – COMARK BERGAMO 78 - 62
APU GSA: Nobile 5, Pinton 10, Poltroneri 3, Castelli 11, Zacchetti 11, Di Giuliomaria, Porta 17, Vanuzzo 13, Ferrari, Truccolo 8. Allenatore: Lardo
COMARK BERGAMO: Panni 14, Milani 1, Scanzi 6, Pullazi 2, Ghersetti 9, Chiarello 2, Planezio 12, Mercante 3, Bloise 13. Ne: Saletti Allenatore: Ciocca
ARBITRI: Centonza e Guarino
QUARTI: 17 - 19, 35 - 33, 56 - 43
Tiri liberi: Apu 23/31, Bergamo 5/10. Tre punti: Apu 11/31, Bergamo 11/31. Rimbalzi: Apu 44 (Castelli 10), Bergano 30 (Planezio 6). Antisportivo: Pinton al 16’22”. Cinque falli: Milani e Planezio. Spettatori: 700
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