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Edizione provinciale di Gorizia


JUNIORES - L'Ufm doma l'Audax al Pizzin. Novati: conta la mentalità

Il tecnico stila un bilancio di due anni trascorsi guidando i regionali e i nazionali. "Ora vorrei..."

 


Gli Juniores nazionali dell’Ufm hanno vinto il Memorial Pizzin di Turriaco nella categoria Juniores, superando ai rigori i provinciali dell’Audax Sanrocchese (due i penalty parati dal bisiaco Stoduto; 2-2 al 90’, nessuna segnatura ai supplementari). L’ultimo atto (felice) della stagione 2015-2016 è il trampolino di lancio per l’allenatore degli Under biancoazzurri, Marco Novati, per stilare un bilancio con la consapevolezza che qualche suo elemento aveva già assaggiato la categoria quando era Allievo due annate fa ed era convocato sottoetà da Fabio Grillo, allora alla guida degli Juniores nazionali dell’U.F.M. Si parte dall’avventura turriachese. “I ragazzi sono stati tutti bravi, si sono sacrificati in ruoli non loro a causa degli infortuni. In semifinale contro la Triestina ne avevo tredici; non avevamo Battaglini e Stefano Novati, mentre c’erano Catania e De Gregorio. In finale eravamo in dodici con il secondo portiere visto che Bossi era inutilizzabile per quanto in lista. Grillo, ad esempio, ha iniziato da esterno alto e ha concluso da esterno basso con la stessa efficacia; Irkic ha fatto pure un partitone a centrocampo, Pinzan è partito in attacco e poi si è abbassato….abbiamo fatto noi la partita, l’Audax ci ha aspettato. Siamo passati in vantaggio nel primo tempo con Grillo e poi una prima dormita ci è costata l’1-1. Nella ripresa abbiamo trovato il 2-1 con Petriccione, ma a metà frazione è arrivato il 2-2 e siamo dovuti andare ai supplementari e ai rigori. Sono sicuramente soddisfatto per questo successo”.

Quanto ai mesi precedenti… “E’ mancata un po’ di continuità, sono sicuro che si sarebbe potuto fare qualcosa in più e meglio. Non si tratta assolutamente di dare responsabilità a qualcuno in sé - afferma mister Novati -; ritengo, comunque, che alcuni approcci mentali alle gare sarebbero cambiati con maggior continuità negli allenamenti. Quando c’è stata, in certe partite i ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare alla pari contro avversarie quali Liventina e Giorgione, l’una andata ai play-off e l’altra bloccata sul pareggio”.
Il tecnico aggiunge: “E’ un fatto più che altro mentale, ci vuole continuità soprattutto sotto quel profilo e in particolare durante la settimana. Se si affrontano gli allenamenti nel modo giusto, poi – allora – si può puntare a vincere gli incontri, altrimenti difficilmente ci si riesce. Non si può pensare di avere il piglio giusto solo al sabato e lo abbiamo visto noi stessi in un senso o nell’altro in quest’ultimo campionato. Quando manca la mentalità adatta per farlo, non puoi competere con certe formazioni, abituate a certe situazioni e in cui si fa selezione. Infatti si vede che sono attrezzate diversamente. Ho visto in ogni caso qualcosa di buono e per chi vuole fare calcio a certi livelli, questo tipo di confronti è stato utile per capire cosa serve per farlo”.

Una nota personale in chiusura per il trainer reduce da due tornei sulla panchina Juniores (uno regionale e uno nazionale) e non legato da alcuna parentela con il giocatore dell’Ufm, Stefano Novati. “Quello nazionale Juniores è un campionato bello, ti fa aprire gli occhi su certe realtà. Personalmente – però - vorrei poter costruire ora qualcosa di mio con costanza, senza dover dipendere dalle esigenze di chi sta sopra. Con Andrea Zanuttig ho lavorato in piena sintonia, è un gran professionista. E’ la categoria Juniores in sé, che si presta a sottostare ai bisogni settimanali delle prime squadre e non si può pianificare il lavoro a 360 gradi. Spero che mi possa capitare un’occasione in tal senso e se non succederà, resterò a casa senza problemi”.

Massimo LAUDANI

 

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  Scritto da La Redazione il 14/06/2016
 

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