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Edizione provinciale di Tolmezzo


CARNICO - Muro Ovarese, Real e Villa provano a scappare

Il Cavazzo capitola al termine di una gara stregata. I Mobilieri non demeritano, ma la capolista colpisce e seda. Chirico lancia il Campagnola, Carnir gela l'Arta

La Prima categoria del Carnico è giunta ad un tiro di schioppo dalla conclusione del girone d'andata, che il Real Imponzo del santone Ortobelli chiuderà comunque al comando della classifica: resta da vedere se in perfetta solitudine o a braccetto del Villa. Guarda caso (non è un caso): le prime due della classe sono quelle che hanno subito meno reti, entrambe 11, anche se pure in attacco non è che scherzino. 
La domenica molto doveva dire e parecchio ha detto. I fari erano puntati su Real - Mobilieri e Villa - Cedarchis, e invece il vero botto è maturato a Cavazzo, dove una diabolica Ovarese ha fatto saltare il banco. Sconfitta dura da digerire, quella rimediata da Negyedi e soci: Felice ha sorpreso dopo una manciata di secondi Zozzoli, poi Dionisio e compagnia bella hanno provato in tutti i modi a far cadere la muraglia eretta davanti a Chiaruttini, incassando però in chiusura di tempo il raddoppio di un Felice sempre più felice. Ripresa quasi a una porta sola, perché Cescutti riapriva subito un match del resto sempre in bilico: ma il Cavazzo non era il Cavazzo doc, l'Ovarese invece ci ha messo cuore, attenzione e voglia, dimostrando una volta ancora di essere squadra. 
E il Real? Micidiale più che appariscente, pratico ed efficace più che champagne. La squadra di Ortobelli capitalizza la fiammata del virgulto Gabriele De Toni e poi mette la mordacchia al temuto Del Linz; i ragazzi terribili di Suttrio lottano, si dannano l'anima, ma non trovano spazi contro una capolista d'acciaio. Per i Mobilieri matura un nuovo ko, sempre di misura, come con il Villa: in sostanza, manca ancora qualcosina per poter puntare al bersaglio grosso.
Il Villa di Maisano risponde per le rime alla prima della classe: frazione d'avvio incolore contro un Cedarchis rabberciato ma tonico, poi il cerchio si stringe e allo scadere Not dimostra che questa potrebbe davvero essere l'annata dei satanassi di Villa Santina. Ma la strada che porta al titolo è ancora lunga, molto lunga. 
Sorride il Campagnola, che spiana un Chirico formato goleador e fa secco il Val del Lago; Martarello si procura il rigore della tranquillità, Picco e soci proteggono Spizzo da raffreddori e spifferi, la vittoria è quello che ci voleva, ma andrà bissata contro un'Arta Terme in crisi e, di conseguenza, mortalmente pericolosa. La formazione di Tomat, infatti, scivola in casa per mano della Folgore e di Carnir in particolare, e resta sotto pressione nella zona a rischio della classifica. Come il Fusca, affondato da Treu e da un Verzegnis consapevole di giocarsi la possibilità di stare alla larga dai guai. 
L'unico pareggio del turno lo regalano a suon di gol (sei) Il Castello e il Paluzza: i gemonesi aprono le danze, poi il mammasantissima Valle suona la carica e con Di Centa fa passare dei brutti momenti a Cargnelutti; Pretto entra e segna, e Squecco va ancora in gol evitando ai suoi un ko che sarebbe stato tutt'altro che indolore. Finisce 3-3 un match che entrambe avrebbero potuto vincere e, quindi, perdere. 

Alessandro Maganza

 

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  Scritto da La Redazione il 11/07/2016
 

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