LUMIGNACCO - Zoratti: faremo il massimo per essere protagonisti
Confronti continui e attività a tutto campo in casa rossoblù. Ora è il momento di raccogliere quello che si è seminato...
La mancato iscrizione in serie D dell'Ufm potrebbe far definitivamente decollare la campagna di rafforzamento del Lumignacco, che in queste settimane ha imbastito e portato avanti trattative importanti e, perciò, complicate.
Ne è persuaso il nuovo tecnico Giuliano Zoratti: "I confronti con la società sono continui, stiamo facendo il massimo per costruire una squadra in grado di essere protagonista nella prossima Eccellenza. Le motivazioni e gli stimoli che avevo quando ho accettato la proposta del club rossoblù si sono ulteriormente rafforzati".
Restano nel mirino, dunque, giocatori di grosso spessore e molto corteggiati, a cominciare dagli attaccanti Godeas e Acampora e dai difensori centrali su cui Moreno Gardellini e soci hanno dirottato le loro attenzioni. Certo, alcuni bersagli non sono stati colpiti: è il caso del centrocampista Tonizzo, che alla fine ha preferito restare in categoria (la serie D) e accasarsi al Montebelluna, o del francobollatore Cussigh, che ha declinato la proposta perché l'orario degli allenamenti e del lavoro non si conciliavano.
Oppure, potrebbe essere questa la parabola del difensore Ljubicic, che ha militato nella A slovena e che era già in parola con gli udinesi: sembra, però, che di mezzo si sia inserita una società di serie D.
Alla fine, tuttavia, la tenacia del Lumignacco, che si è già assicurato il portiere Raffaele Clemente, sarà ripagata: questa è la convinzione che si respira in casa rossoblù e questa è anche l'idea di Giuliano Zoratti, corroborata da un'esperienza in materia che pochi possono vantare.
Zoratti, chiaramente, è rimasto colpito dal forfait dell'Ufm: "Perdere una realtà del genere a quei livelli dispiace, tanto più dopo i record che insieme abbiamo conquistato in Eccellenza e che sono destinati a lasciare il segno. E lo dico lasciando fuori dal discorso quando accaduto al sottoscritto nello scorso autunno. Mi sembrerebbe giusto che il Monfalcone non riparta dalla Terza categoria; parliamo di una realtà che nelle gare più importanti portava allo stadio mille e più persone. Direi che la categoria giusta potrebbe essere la Promozione: non voglio certamente sostituirmi alla Federcalcio, diciamo che il mio è un auspicio dettato dall'avere a cuore i destini della piazza monfalconese e del calcio regionale".
Alessandro Maganza