UDINESE - Speriamo che Mateschitz non si stufi e prenda la Triestina
L'analisi di Blasi: rosa impoverita, ci vorrebbe l'intesa con il signor Red Bull, altrimenti ci sarà da soffrire
La stagione è iniziata come si è conclusa la precedente, cioè male. Ci ha salvato dalla B San Marchetti della Lazio che ha parato due rigori al Carpi, retrocesso al posto nostro, e quest’anno – come esordio- arriva una buona squadra di B, La Spezia, che ci ha giustamente puniti eliminandoci dalla coppa Italia.
Se il giorno si vede dal mattino, ci aspettano tempi grami. I nuovi acquisti – salvo De Paul - che rischia di finire anche lui nel marasma, non sono da serie A di un certo livello.
Penaranda va bene, ma è un giocatore del Watford che è all’Udinese solo perché non può essere tesserato in Inghilterra.
Via Di Natale, trattato l’anno scorso in modo indegno, Domizzi, Pasquale, Kuzmanovic, Brkic, Marquinho, Piris, Fernandes, Edenilson, Ziehinski, forse Widmer e qualche altro, la rosa si è impoverita.
Gino Pozzo grande stratega? Mah... Domandatelo ai tifosi, sia in città che al Bruseschi e avrete la risposta.
C’è una via d’uscita e si chiama Red Bull. Fra i primi nella scorsa stagione abbiamo dato notizia della trattativa che si è svolta e si svolge, tra Vienna, Salisburgo, Montecarlo, Ibiza e Barcellona.
Il signor Dietrich Mateschitz, plurimiliardario austriaco, è ben disposto ad acquisire la società con conseguenti sostanziosi rinforzi, ma non è un “pirla” per pagarla di più di quello che vale.
Speriamo che non si stufi e non compri la Triestina che è biancorossa come il Salisburgo. La porta in 3 anni in serie A, e per noi sarebbe festa finita ed un bel derby con il Pordenone.
Confidiamo nella Red Bull per cambiare rotta dopo tre stagioni di sofferenza e rivedere finalmente l’ Europa.
Nonostante tutto, forza Udinese sempre e comunque.
Guido Blasi