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Edizione provinciale di Udine


IL CASO - Furthmann: "Il Chiavris era pronto, ma non per il Veneto"

La vicepresidente del club udinese in merito alla mancata iscrizione della squadra femminile. "Il Tavagnacco? Non aiuta il movimento"

Il campionato regionale femminile è tramontato anche se Gianni Toffoletto starebbe ancora cercando una soluzione. Non è detto, infatti, che le iscrizioni non vengano riaperte. Pare però estremamente difficile salvare la stagione, tenuto conto che la macchina veneta, che coinvolge ad esempio il San Marco Sistiana, si è già messa in moto. 
A spiegare il perché dell'assenza del Chiavris è la vicepresidente del club udinese, Gabriele Furthmann, che da quindici anni si impegna per il calcio in rosa udinese: "Non è corretto dire che abbiamo dovuto rinunciare perché le nostre ragazze si sono accasate altrove. E' vero semmai il contrario: una volta appurato che non c'erano le condizioni per partecipare al campionato, chi voleva giocare ha trovato una sistemazione. Perché la mancata iscrizione? Già da giugno avevamo avvertito la Figc che ci saremo iscritti in caso di torneo regionale, non accettando invece un campionato con baricentro nel Veneto per via dei costi e dell'impegno aggiuntivi. Purtroppo, e nonostante i numerosi tentativi, alla fine non si sono create le condizioni perché il Chiavris si presentasse al via. Avremmo voluto esserci e sarebbe stato possibile, ma non a livello interregionale".
Gabriele resta comunque nel calcio: "Ci mancherebbe, non posso vivere senza. Darò il mio contributo al Chiavris solo che dopo 15 anni di femminile mi occuperò di maschile. Certo, la speranza è che in futuro si riesca a trovare il modo di rivitalizzare il panorama udinese e regionale: alcune realtà sono spuntate, dalla Friulana, al Pozzuolo e al Tarvisio; avrebbero però dovuto correre il rischio di buttarsi nella mischia subito Mi dispiace per il Pasiano, costretto a capitolare perché l'unico terreno di gioco disponibile era a... Bibione. Il San Marco, poi, ha preferito il Veneto per l'organizzazione e il livello: non sono d'accordo. Il Tavagnacco? Più che una risorsa per il movimento femminile nostrano mi sembra un freno: è la mia opinione".

Alessandro Maganza

 

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  Scritto da La Redazione il 30/08/2016
 

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