Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×

Edizione provinciale di Udine


CALDO E FENOMENI - Gerli con lo scialle in campo: c'erano 36 gradi!

Il quarantanovenne centrocampista ha giocato un tempo: "Caldino, anche se c'era benzina per arrivare al 90'. Però mi scoccia perdere: ora Robertino Pisu mi deve due cene"

Per un paio di giorni - lo confessiamo - non abbiamo avuto il coraggio di telefonare a Massimo Gerli. La paura di sapere che si fosse sciolto, fosse evaporato o, comunque, che stesse ancora sgocciolando, era troppa. Domenica pomeriggio c'era infatti un caldo infernale, l'erba bruciava, la pelle s'arrostiva, il sudore usciva a fontanazzi. E qualche direttore di gara (sia in Prima che in Seconda) negava un minutino di stop da concedere ai giocatori per dissetarsi: eppure, finaco in serie A si è permesso ai professionisti di sostare e bere senza aspettare l'intervallo. 
Ma torniamo al nostro immenso e quarantanovenne Massimo Gerli. Il fenomeno della Serenissima non solo non si è sciolto, ma risponde al telefonino con la voce tonante e arzilla di sempre.
Gerli, domenica com'è andata?
"Malissimo, abbiamo perso 3-2 con l'Azzurra Premariacco; la Coppa conterà poco, ma perdere è sempre tremendamente fastidioso, specie subendo l'enormità di tre reti. Mi consolo con la felicità per il colpaccio provata dall'amico Robertino Pisu, un grandissimo: sono contento che stia facendo bene anche nei panni di allenatore, ma con la vittoria contro di noi le cene che mi deve pagare sono salite a due...".
Non ci dirà che Baulini l'ha fatta giocare con temperature del genere?
"Naturalmente sì: sono sceso in campo con lo scialle per evitare colpi d'aria, poi m'è parso di percepire i 36 gradi all'ombra in cui s'è giocato. Così, mi sono limitato a zompare in lungo e in largo per il rettangolo per un solo tempo, correndo chiaramente anche per Ely. Mi sono sentito bene, avrei potuto disimpegnarmi per gli interi 90', ma è stato giusto dare spazio anche agli altri ragazzi. Il mister mi dovrebbe utilizzare stasera per la seconda gara di Coppa: ci sarà da soffrire perché in mediana i Grigioneri sono dotati di elementi molto fisici".
Ha sentito i soliti coretti dei tifosi al suo indirizzo, Gerli?
"Mi danno del vecchio, si domandano cosa ci faccia ancora in campo; è da almeno un quarto di secolo che la musica è questa".
Come sta venendo su questa Serenissima in versione matricola?
"Il gruppo è un buon gruppo, ma dobbiamo renderci conto che la nuova categoria sarà parecchio esigente. Non vedo in questo girone squadre materasso, mi parlano bene pure del Santamaria, per non dire di Risanese e Bujese. Già, la Bujese: lì ho giocato per tre anni. La stessa Azzurra, che l'hanno scorso s'è salvata all'ultimo, ha messo a posto la difesa e davanti vanta un tandem Pisu-Orgnacco assai temibile. Si prospetta una stagione tosta, se non di più".
Vi manca qualcosa per poter navigare in acque tranquille?
"Per ora abbiamo l'attacco spuntato per via delle assenze di Tiro e Gabriele Miano. Vedremo strada facendo di che pasta siamo fatti...". 

Alessandro Maganza

 

Print Friendly and PDF
  Scritto da La Redazione il 31/08/2016
 

Altri articoli dalla provincia...



















Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,12368 secondi