Non che le gare vinte con Union Pasiano e Ism Gradisca non fossero insidiose o importanti: insidiose lo erano e lo sono state; in quanto al peso specifico, mettevano in palio sempre tre punti ciascuna. Indubbiamente, però, sabato il Cjarlins Muzane è atteso dal primo impegno con una delle possibili concorrenti dirette alla vittoria del campionato. A Carlino è infatti atteso il Fontanafredda, una sorta di oggetto misterioso - ma fino a un certo punto -; la fuoriserie di Ottoni è stata ristrutturata e rivoluzionata, ma rappresenta comunque un club che l'anno scorso militava in serie D. 
Non stupisce, quindi, che Pino Vittore, allenatore dello squadrone della Bassa, attenda con una certa trepidazione il confronto con il Fontanafredda: "Trepidazione? Forse il termine giusto è curiosità. Curiosità per vedere all'opera una formazione piena di giovani di valore e che rappresenta una realtà importante del calcio regionale. Non dimentichiamoci che il Fontanafredda, per la sua collocazione geografica, può pescare con maggior facilità di altri giocatori dal Veneto, un serbatoio inesauribile. Quindi, affronteremo una squadra tecnicamente attrezzata e armata anche di motivazioni e di entusiasmo. Ritengo che i rossoneri possano puntare a disputare un campionato d'alta classifica. Ma accanto alla curiosità per l'avversaria c'è anche la curiosità per vedere come si comporterà in un match del genere la mia squadra: sabato sera sarà possibile stabilire a che punto siamo, fermo restando che prima di un mese almeno il campionato non dovrebbe fornire indicazioni credibili e chiare sui rapporti di forza esistenti tra le varie compagini".
Complessivamente, il timoniere del Cjarlins Muzane si attende un'Eccellenza particolarmente impegnativa: "Sulla carta, e anche da quello che si è già cominciato a vedere, penso che possiamo trovarci davanti al campionato di maggior spessore degli ultimi anni. Del resto, considerando che le regionali in serie D sono ridotte al minimo storico, è normale si ritrovino catapultati in Eccellenza tanti giocatori di spicco. Per quel che riguarda la mia squadra - continua Vittore -, mi ritengo contento di quello che ha fatto espresso in queste prime settimane di gare ufficiali; i progressi sono stati continui, stiamo lavorando e abbiamo bisogno di lavorare per inserire nel modo più efficace chi è arrivato in estate nei meccanismi di gioco. Ho a disposizione una rosa piuttosto giovane anagraficamente, ma formata da giocatori calcisticamente maturi; non nascondiamo quali sono le nostre ambizioni, pur nella consapevolezza di trovarci di fronte a rivali assai agguerrite".
Utilizzare al meglio una rosa che conta ben 23 elementi è una delle sfide da vincere: "Sono un allenatore che cerca sempre di dare spazio e modo a tutti i giocatori di dimostrare il proprio valore. Tanto più che saremo impegnati anche in Coppa. Preferisco avere dei dubbi sull'undici da schierare che delle certezze perché vuol dire che ci sono parecchi ragazzi che ritengo in grado di scendere in campo: sta a loro convincermi e stimolarmi durante la settimana. Marco Moras? Non mi soffermo sullo splendido gol segnato domenica, ma ricordo semmai che Marco è reduce da un infortunio, la frattura al piede, che nel passato campionato non gli ha permesso di mettersi in evidenza. Fin qui il giocatore mi ha fornito certe garanzie, se continuerà a impegnarsi con profitto potrà essere protagonista: ciò dipende e dipenderà solo da lui". 
Pino Vittore non ha scelto ancora tutte le riserve sulla formazione base da scagliare contro il temibile Fontanafredda: "Deciderò sulla base del comportamento settimanale tenuto dai ragazzi. Al momento sono tutti disponibili, anche se le condizioni di Migliorini e Codromaz andranno valutate con grande attenzione. Ho 23 ragazzi su cui poter contare: ci diano dentro e troverò il modo di valorizzarne l'impegno e le capacità".

Alessandro Maganza