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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Iachini: "Noi offensivi. Sempre"

Domani a Reggio Emila (ore 15), contro un Sassuolo decimato dalle assenze, bianconeri attesi alla conferma della convincente prova con la Fiorentina. Centrocampo nuovo: assenti Hallfredsson e Badu, torna Fofana. Fiducia a Kone: “Sta lavorando bene sul piano tattico”, conferma il mister, che sogna il colpaccio

 

Nella città della tricolore, perchè sventoli bandiera bianconera. Domani a Reggio Emilia, (ore 15, dirige Doveri di Roma) l’Udinese scende in campo per la terza volta in sette giorni: dall’altra parte della barricata il Sassuolo, reduce dal brusco impatto con il Chievo e con sette assenze certificate. I friulani arrivano, invece, da un rassicurante mercoledi e dal punto condiviso (ma non è cervellotico parlare di due persi) con la Fiorentina.

“Vogliamo dare continuità per diventare sempre migliori – annuncia Iachini – però è la terza gara in sette giorni e, quindi, di difficile lettura: conosciamo poco le risposte. Domani, inoltre, faremo l’ ultima sgambata per valutare i recuperi di tutti. Esistono forze fresche importanti, alcuni ragazzi con qualche problemino aggiunti a quelli che già conoscevamo: faremo le nostre valutazioni”

Alla lista degli assenti, a fare compagnia ad Hallfredsson, si aggiunge Badu.
“Ha subito una contusione caviglia nelle ultime fasi del match con la Fiorentina, quasi certamente non sarà della gara. Chi giocherà farà, comunque, la sua parte”

Il Sassuolo ?
“Hanno conoscenze di tre - quattro anni di lavoro assieme, sanno quello che devono fare nei tempi giusti e nelle due fasi di gioco. L’allenatore, poi, ha dato personalità alla squadra inserendo gente giusta nei posti giusti. Noi, invece, abbiamo possibilità di sviluppo”

Un club con un’anima italiana.
“Lavorare con un progetto da noi non è sempre facile. Senza isterismi, anche quando le cose non andavamo bene, ha però dato fiducia staff e gruppo giocatori. Per fare grande una squadra serve un lavoro logico e giusto, che accorpa tutte le componenti”

 Il reparto più forte?
“Più che di settore, parlerei di meccanismi oliati, tempi di gioco, velocità, profondità, tagli: da quattro anni fanno le loro cose, un vantaggio che rimane. Perciò dovremo essere concentrati e attenti ai particolari”

A voi, intanto, serve continuità.
“A dire il vero, arriviamo da quattro partite di buona crescita e felice impatto tattico, a partire dall’ Empoli. Forse ci siamo accontentati con il Chievo mentre, contro la Fiorentina, abbiamo messo sul terreno buona personalità. E siamo stati bravi a concretizzare, concedendo pochissimo. L’Udinese ha ancora strada da fare, tenendo presente che ci sono anche gli avversari.”

La difesa?
“Il reparto ha disputato buone partite. A tal proposito l’organizzazione è importante, su quella stiamo insistendo. Anche se siamo in difficoltà in determinate situazioni, come sui tagli e sui posizionamenti laterali. Giocando a calcio e tenendo palla, però, puoi limitare i rischi. Senza dimenticare di attaccare”

Uno sguardo ai singoli: Penaranda?
“Sta progredendo, deve imparare ad essere determinante a partita in corso. Sotto l’aspetto dell’atteggiamento, sia in fase di possesso che di non possesso”

Per cause di forza maggiore ci ritroviamo al cospetto di un centrocampo totalmente rifatto.
Speriamo termini l’ emergenza perché, in questa fase della stagione, bisogna dare continuità al lavoro. Curare i dettagli, le conoscenze tattiche, migliorare i meccanismi. Noi, comunque, dobbiamo essere squadra in tutti i momenti, per cercare il secondo gol. Sia in casa che fuori casa, vogliamo segnarne uno in più degli avversari”

A proposito: come ha fatto a “cambiare” l’atteggiamento di Kone?
“Lui si è messo a lavorare bene, anche tatticamente: farlo con partecipazione, disponibilità e qualità conta tanto. Nell’ambito di un copione offensivo: perchè, schierando due punte, un trequartista e una mezzala che si sgancia, la squadra resta e rimarrà sempre propositiva.”

 


 

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  Scritto da Roberto Zanitti il 24/09/2016
 

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