FIGC - Le lacrime di Caliman: "Non mi ricandido"
L'annuncio di Giancarlo a Zoppola, di fronte ai presidenti della sue società. E' entrato in Federazione nel 1976
La notizia non era segreta, ufficiosamente anzi era nota, prevedibile. Ma un conto sono i "si dice", un conto è un annuncio. E quello che l'altra sera, in quel di Zoppola - davanti ai presidenti e ai dirigenti delle società della provincia di Pordenone - Giancarlo Caliman ha voluto fare, comunicando che non si ricandiderà al ruolo di consigliere regionale, aveva tutti i crismi dell'ufficialità. La voce rotta dalla commozione, le lacrime, i ricordi snocciolati da quando, nel lontano '76, entrò nella Figc, non hanno lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Dopo 40 primavere vissute all'interno dalla Figc da delegato e consigliere, Caliman esce di scena: non è questo il momento per dare un giudizio sul suo operato, che del resto dovrebbe essere articolato.
Una cosa è sicura: Caliman ha rappresentato, nel bene e con i suoi limiti, il calcio pordenonese e regionale nell'arco di ben quattro decenni. Una volta concluso tra le lacrime il suo intervento è stato abbracciato da Toffoletto, Zorat e Canciani e, in fondo, dai tanti presidenti che non gli hanno mai negato la loro fiducia. (a.m.)