I timori e i dubbi nell’affrontare i cugini dell’Ancona nel derby tutto udinese per il Rangers privo di due elementi importanti stoppati dal Giudice sportivo quali Omoregie e Appiah sono evaporati già nei primi minuti di una gara sin da subito in discesa per la formazione di casa. Un vantaggio immediato che ha riposto fiducia e tranquillità all’undici schierato da Lauzzana, che solo sporadicamente ha subito qualche brivido freddo in una giornata calda ed assolata. Se non c’è Omoregie la davanti c’è Lucas, supportato da Samuel Abban ed è proprio lui ad inserirsi in area in velocità costringendo Marino al fallo per fermarlo. Dalle retrovie arriva il centrale Ludovico Cancian e con freddezza spiazza dagli undici metri Nonino e porta avanti i suoi. Che potrebbero andare subito al raddoppio se non fosse per la risposta in angolo di Nonino sul tiro del migliore in campo, Listuzzi. Chiedono un rigore i locali, e a ragione perché Vakanda stoppa col braccio alzato e tesa la conclusione non troppo ravvicinata di Lucas, ma l’arbitro non è di questo avviso e fa proseguire. E allora ci prova prima di testa Listuzzi su angolo e poi con una rasoiata da centro area che quasi accarezza il palo prima di perdersi sul fondo. Nel mezzo sbaglia clamorosamente sotto porta Battaglia il punto del pari alzando un invito basso di Venturini.

Il raddoppio arriva al 6’ del secondo tempo, Lucas prende palla sulla trequarti, elude l’intervento di alcuni avversari, entra in area e da posizione leggermente decentrata mira all’angolino lontano e gonfia il sacco. Non si fermano i rossoneri, al 20’ l’onnipresente Listuzzi imbecca dentro l’area Pitis, controllo e tiro dove Nonino non può arrivare. Rischia l’impallinata l’Ancona se non fosse per Vakanda che salva a portiere battuto su Pitis che lo aveva anticipato in uscita laterale fuori area. Timida e tardiva reazione d’orgoglio degli ospiti con un tiro ad effetto di Mostarda al 31’ tolto dal sette da Marchetti e una svirgolata di un rigore in movimento da parte di Campana in pieno recupero.

RANGERS - ANCONA 3-0
Gol: al 6' L. Cancian su rigore, al 6'st Lucas, al 20'st Pitis.

RANGERS: Marchetti, Mariano, Bartolomeo, Bianchetti, Picco, Ludovico Cancian, Pitis (33‘st Paolitti), Polzot (38‘st Paolon), Lucas (16‘st Jogna Prat), Listuzzi, Samuel Abban. (12. Adjei, 14. Francillo, 15. Morosanu, 17. Mauro). All. Fabio Lauzzana.

ANCONA: Nonino, Marino, Francis Abban, Feole (15‘st Gremese), Vakanda (41‘st Rosso), Gennaro, Venturini, Mostarda, Battaglia (9‘st Campana), Modolo, Pignattone. (15. Tion, 17. Kane). All. Mario Mittoni.

ARBITRO: Alessandro Genova di Udine.

NOTE - Ammoniti: 5’ Marinom (f), 10’st Campana (rs), 10’st Picco (rs). Angoli: 2-4. Fuorigioco: 0-1. Spettatori: 50 circa. Rec. 0’-5’.

LA MOVIOLA

Arbitro: Alessandro Genova sez. Udine 6.

Un errore grave ma alla fine non incide sul punteggio finale; qualche cartellino mancante ma ha comunque sempre tenuto in pugno una gara tranquilla.

i casi analizzati

- 5’: S. Abban entra in area e viene steso da Marino che lo aggancia. Nessun dubbio sul rigore e sul giallo al n.2 dell’Ancona, nel rispetto delle modifiche regolamentari.

- 13’: E’ da rigore l’intervento col braccio alzato e teso di Vakanda sul tiro di Lucas. La distanza non può considerarsi breve, ci sono almeno 6-7 metri e il difensore ancor prima che il n.9 calciasse, ha già le braccia alte ed aumenta il volume del corpo e quindi è sicuramente un gesto volontario. Errore dell’arbitro che non concede il secondo rigore.