LA LETTERA - "Caro Friuligol, non vedo l'ora di esonerare"

Abbiamo ricevuto questa lettera che non troppo volentieri pubblichiamo.

Caro Friuligol, sono un presidente di un club calcistico regionale dove ancora si magna balon alla vecchia maniera. I miei colleghi, invece, si stanno pericolosamente rammollendo: possibile che nessun allenatore sia stato ancora fatto fuori, se non altro per lanciare un messaggio alla categoria? Eppure, ci sono squadre che giocano malissimo e che già arrancano senza rispettare le attese delle società. Noi presidenti dobbiamo ribadire chi comanda e tenere sempre sulla corda tutta la banda, tutti questi fenomeni. Personalmente, sto affilando la mia ghigliottina, pronta a essere usata alla prima occasione. Tra l'altro, prima succede, meglio è, che altrimenti il mister e i giocatori si affezionano, rendendo l'operazione più dolorosa. 
Mi pare che questo buonismo, vero o simulato, sia pericoloso, introducendo nel calcio costumi che rischiano di snaturarlo, un po' come l'aver tolto il servizio militare obbligatorio...
Cari colleghi, diamoci una mossa; da parte mia attendo solo l'occasione, ho già il sostituto in canna. Purtroppo, il mio mister è partito bene, non abbiamo ancora perso una partita... Ho già pronta la soluzione: domenica, al campo, gli faccio trovare un foglio con scritto l'undici titolare, vediamo cosa dice, intanto comincio a lavorarmelo ai fianchi, gli metto contro 4-5 giocatori... Secondo me, non dura tanto. E se si dimette? Devo capire quando la corda sta per spezzarsi ed esonerarlo un momento prima, facendolo sapere a tutti tramite Friuligol prima ancora che la mazzata investa il mio fu allenatore. Comando io.
Chi sono? Non mi firmo, in giro c'è gente permalosa, basti vedere come trattano Zamparini...