In controtendenza con i comunicati provinciali, quello regionale è una sorta di bollettino di guerra per società, allenatori e giocatori. 
In Eccellenza, la più colpita è la Manzanese. Squalificato il tecnico Mauro Cossettini, gli arancione hanno visto Daniele Pecile subire tre giornate di stop perché espulso, rivolgeva all'arbitro espressioni ingiuriose. E due turni di punizioni sono stati inflitti a Simon Klun sempre per lo stesso motivo. Anche i tecnici di Union Pasiano e Gemonese, ossia Francomartin e Pittilino, sono stati squalificati, insieme a Peressini (Cjarlinsmuzane) e Cussigh (Virtus Corno) per due turni. 

In Promozione, sono stati inflitti 150 euro di ammenda sia al Brian che al Flaibano, utilizzando la responsabilità oggettiva, per insulti riservati dai propri sostenitori alle terne e, nel caso del club di Precenicco, anche agli avversari. Sanzioni sono state rifilate, inoltre, a dirigenti come Bertoia della Spal, e tecnici, tra cui Cortiula del Flaibano e Baccari della Pro Gorizia. 
Per quel che riguarda i calciatori, spiccano i tre turni di squalifica destinati a Manfreda della Pro Gorizia (espulsione per una manata al volto con cui colpiva un avversario) e Dragosavljevic del Trieste Calcio per un motivo analogo. Ha subito due turni di stop Kurdi del Domio, mentre per una giornata sono stati squalificati Peressini del Camino, Francescutti della Pro Fagagna, Cociani del Sistiana, Moro e Della Gaspera del Torre, Sotgia del Brian e Zaghet del San Quirino. 

Neppure in Prima categoria sono mancate le sanzioni: si va dai 100 euro di ammenda richiesti al Tagliamento (responsabilità oggettiva in merito alle espressioni inguriose indirizzate da propri sostenitori all'assistente di parte avversaria nel finale della ripresa), alle squalifiche di dirigenti e tecnici come Samassa, Zurini e Marchina, per arrivare alle tradizionali squalifiche inflitte ai calciatori: due turni a Veronesi del Muglia, e uno a Clementin (Aquileia), Patui (Tagliamento), Veneruz (Sangiorgina) e a ben tre giocatori del Valeriano, ossia Bergamasco, Bernardon e Bertin. (a.m.)