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Edizione provinciale di Udine


UDINESE - Frana bianconera, Iachini adesso rischia

La Lazio passeggia sulle macerie di una squadra che non esiste. Immobile (doppietta) e Keita Balde a segno: finisce 3 – 0. Il tecnico friulano è in bilico: con la sosta alle porte, la sua sorte potrebbe essere segnata

E adesso, mister Iachini? E adesso, signori Pozzo? L’Udinese frana miseramente contro la Lazio (seconda sconfitta di fila, quarta in sette giornate), subisce tre schiaffoni ma, soprattutto, senza dare segnali di squadra e di esistenza in vita. Insomma, i miglioramenti tanto invocati da Iachini non si sono nemmeno intravisti. E non si vedranno probabilmente mai. Perchè, dopo una batosta di tali proporzioni e una cosi sconcertante pochezza di gioco, la proprietà non potrà fare finta di niente. Nessuna sorpresa dunque se, alla ripresa del campionato, dopo la sosta (si riparte sabato 15 ottobre a Torino, con la Juventus…) la panchina bianconera dovesse ospitare due nuovi glutei.

Zapata (“craniata” alta) e Kone (diagonale non sfruttato) sono le prime due insidie – era una battuta - bianconere, poi Keita Balde semina Heurtaux, ma Ali Adnan, per una volta concentrato e piazzato, rimedia. Al 25’, invece, Milinkovic Savic non è un felice esempio di coordinazione e deposita la sfera in curva. Al minuto 27 un brivido scivola sulle schiene bianconere. Keita Balde ondeggia, danza e sgancia un rasoterra: palla deviata a qualche centimetro dal palo. Dal corner esce una strana parabola destinata alla testa di Immobile: in perfetta solitudine, il 17 ha tutto il tempo di indirizzare nell’angolo opposto. L’Udinese accusa e, solo al 39’, si fa viva con De Paul: al culmine di una ripartenza, l’argentino sceglie la botta dalla distanza, ma la precisione è lontana solamente qualche centimetro.

Si riprende ma la rabbia (almeno quella!) non è certo compagna di Danilo e soci. E al minuto 9 Felipe Anderson pesca Keita Balde, il quale entra come un topo nel gruviera bianconero e trafigge Karnezis. L’Udinese scompare dal campo, la Lazio fa già “torello” e, al 17’, inevitabile, ecco piovere il terzo gol: Immobile si ritrova al cospetto al portiere dopo un prolungato palleggio amico tra le statue avversarie e va per la doppietta di serata. Perica è uno dei pochi a combattere e, in due occasioni (22’ e al 29’), soltanto un miracoloso Strakosha gli impedisce di accorciare le distanze, opponendosi d’istinto ad un paio di colpi di testa ravvicinati del croato. Alla mattanza contribuisce (in minima parte, si intende) pure l’arbitro Russo, che non ritiene passibile di penalty un intervento scomposto di De Vrij su Perica. Dopo un palo del neo entrato Lombardi, a circa 10’ dalla fine, anche la Nord ne ha abbastanza: smesso di cantare e dileggiare, i tifosi abbandonano mestamente lo stadio. Adesso la sosta. E la parola passa alla società che dovrà, necessariamente, decidere qualcosa.

UDINESE – LAZIO   0 - 3
Gol: 28pt e 16st Immobile, 9st Keita Balde

UDINESE: Karnezis, Heurtaux, Danilo, Felipe, Ali Adnan, Badu (33st Jankto), Kums, Kone, De Paul (18st Penaranda), Perica, Zapata. Allenatore: Iachini. A disposizione: Scuffet, Perisan, Wague, Angella, Armero, Fofana, Lodi, Balic, Lucas Evangelista, Matos.

LAZIO: Strakosha, Gil Patricio, De Vrij, Hoedt, Lukaku, Felipe Anderson, Milinkovic Savic, Parolo, Lulic (40st Leitner), Keita Balde (25st Djordjevic), Immobile (32st Lombardi). Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Vargic, Borrelli, Wallace, Prce, Cataldi, Murgia, Kishna

ARBITRO: Russo di Nola. Assistenti: Carbone e De Pinto. Quarto uomo: Gava. Addizionali: Di Bello e Pinzani.

AMMONITI: Heurtaux, Felipe, Patricio

NOTE: serata tiepida, terreno in buone condizioni, spettatori 15mila. Angoli: 9 – 5 per la Lazio. Recupero: 1’ + 3’.


 

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  Scritto da Roberto Zanitti il 01/10/2016
 

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