CIVIDALE. Dopo la prima vittoria in trasferta (domenica scorsa a Piacenza), la Gsa “bagna” anche il “Palaperusini”, schiantando Recanati. Una partita mai nata, prende l’indirizzo definitivo già nel primo quarto, durante il quale i bianconeri scavano, partendo da una super difesa, quel “ventello” che rimarrà praticamente inalterato al termine. Un problema alla schiena di Ferrari toglie a Lardo l’imbarazzo del turn over mentre, come previsto, non c’è posto per Ray – ultimo innesto non ancora al top della condizione - nel quintetto d’avvio. Nessuno ha però il tempo di accorgersene. Dopo 5’, infatti, Udine guida già  18 – 2, con 8 punti (due triple e una “serpentina”) di Traini, che ha il carattere per uscire subito dal tunnel di un paio di scelte infelici. Cuccarolo limita Reynolds e arrotonda ancora (20 - 2), prima che Spizzichini interrompa il lungo black out ospite. Al 7’ c’è finalmente campo per l’ultimo arrivato da Oltreoceano: e, a 17” dal primo break, arriva anche il suo primo canestro friulano. Il divario è ampio ma, nel secondo quarto, comincia un’ altra partita. Se Udine non è più cosi sciolta, Recanati alza l’intensità difensiva, prova a migliorare il raccapricciante 24% dal campo dei primi 10’, si avvicina sino al meno 12 (19 - 31), ma viene ricacciata prepotentemente indietro, sul 42 - 19, da una striscia (tripla “ignorante”, schiacciatona e tre liberi) di Okoye. Che, oltre a firmare un referto senza errori, troneggia anche nei pressi del proprio tabellone (8 carambole “catturate”, 11 alla fine). Lo stesso numero 5 apre anche il fuoco in un terzo quarto (46 – 22 è il vantaggio più largo) di comoda gestione bianconera, con incoraggianti sprazzi di Truccolo e qualche anticipazione  del vero Ray, autore di 10 punti. Recanati è impotente, sbaglia anche un bel pò di tiri aperti: fosse un altro sport si potrebbe sospendere per manifesta inferiorità, ma Udine cerca comunque di non farsi rosicchiare ciò che ha costruito, continuando a difendere, lottando sulle palle vaganti e fortificando quella che, in gergo sportivo, si chiama mentalità. L’ultimo applauso è per Ousmane Diop, il 2000 proveniente dalla Pallacanestro Feletto che entra in campo con la rabbia di una finale Olimpica, meritandosi anche un coro del Settore D. E’ festa grande a Cividale, ma adesso aspettiamo la Gsa ad un doppio esame trasferta: prima Forlì e poi Roseto ci diranno se la truppa di Lino Lardo è già pronta per abitare stabilmente la parte sinistra della classifica.

Roberto Zanitti

GSA – RECANATI   84 - 62

GSA: Traini 12, Pinton 7, Okoye 23, Castelli 9, Cuccarolo 4, Ray 14, Truccolo 9, Zacchetti 2, Nobile 4, Vanuzzo, Diop. Ne: Chiti. Allenatore: Lardo.

RECANATI: Sorrentino 2, Pierini 4, Loschi 12, Maspero 5, Reynolds 17, Spizzichini 5, Bolpin 10, Bader 7, Fossati. Ne: Marini. Allenatore: Calvani.

ARBITRI: Martino Galasso di Siena, Daniele Foti di Vittuone e Andrea Chersicla di Oggiono.

PARZIALI: 27 – 11, 43 – 21,  63 – 42. Tiri liberi: Gsa24/31, Recanati: 21/27.  Cinque falli: Pierini. Rimbalzi: Gsa 35 (Okoye 11), Recanati 29 (Reynolds 10). Spettatori 2680.